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Oggi a Lungro in provincia di Cosenza, nella cattedrale di San Nicola di Myra, hanno inizio le solenni celebrazioni per il I Centenario dall' istituzione dell'Eparchia, che si protrarranno sino all' udienza particolare di Papa Francesco, a Roma, il 25 maggio prossimo, dove converranno tutte le parrocchie di rito bizantino dell'Italia continentale.

Il Giubileo verrà aperto solennemente con la celebrazione della Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo, presieduta dal vescovo, l'Eparca mons. Donato Oliverio, alla presenza del Prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali, cardinale Leonardo Sandri, del cardinale albanese Ernest Simoni, di tutti i vescovi della Conferenza Episcopale Calabra e di numerosi presuli  stranieri e italiani, fra cui i vescovi delle diocesi che, come a Lecce con mons. Michele Seccia, convivono in comunione fraterna con parrocchie di rito bizantino. 

Queste parrocchie sono state sotto la giurisdizione dei vescovi diocesani latini sino al 13 febbraio 1919, giorno in cui Papa Benedetto XV istituì l 'Eparchia di Lungro degli Italo-albanesi dell'Italia continentale. Un evento storico con importanti ripercussioni antropologiche, sociali ed ecclesiali.

La tradizione orientale della Chiesa Cattolica Romana, da sempre custodita anche dal rito greco, che è parte antichissima della ritualità della Chiesa Latina, fu notevolmente rivitalizzata dall'esodo di tanti cattolici di rito greco che, dal XV al XVIII secolo, giunsero in Italia dall'Epiro e dall'Albania, per sfuggire alle dominazioni dei Turchi.

Questi popoli hanno mantenuto lingua, tradizioni e riti dell'Oriente Cristiano, con un codice di diritto canonico proprio, per l'autorizzazione e il benvolere dell'autorità pontificia. 

L' Eparchia presenta in Calabria la maggior densità di parrocchie; in Puglia, a Bari e a Lecce, con la parrocchia extraterritoriale di S.Nicola di Myra, dai leccesi conosciuta come "chiesa greca", che  è guidata dal protopresbitero, papas Nik Pace, che oggi accompagna a Lungro l' arcivescovo Michele Seccia, per la partecipazione all'evento Giubilare.

La tradizione orientale  porta un contributo importantissimo alla bellezza della Chiesa perché rappresenta un ponte per l'ecumenismo, alimentando lo Spirito della preghiera attraverso i due  polmoni dell'Oriente e dell'Occidente cristiano.

Anche a Lecce la presenza bizantina offre un' importante azione divulgativa che educa alla bellezza e al gusto di questa "pneumologia" e anche l'arcivescovo Michele, con la sua partecipazione alla festa per il Centenario a Lungro, manifesta il ringraziamento e la lode della Chiesa per il grande dono  del patrimonio  spirituale e liturgico della tradizione orientale.

 

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