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Ieri, sabato 27 aprile si è tenuto a Squinzano, nella parrocchia San Nicola, il raduno diocesano dei ministranti a cui hanno preso parte numerose parrocchie della diocesi.

 

Un incontro che ha visto protagonisti centinaia di ragazzi che sono impegnati nel servizio all'altare. Dopo un breve momento di presentazione, i ragazzi hanno voluto fare tre domande all'arcivescovo Michele Seccia: una sulla vocazione, un’altra sulla presenza di Dio nella vita e l’ultima sulla testimonianza di un giovane cristiano con i suoi coetanei.

L’arcivescovo ha voluto ribadire che ogni giorno ciascuno vive la propria vocazione: in famiglia, a scuola e che proprio quella è già una chiamata; nella seconda risposta ha sottolineato che ciascuno deve tornare all’essenziale e infine che la testimonianza comincia proprio dall’amicizia anche se essa può incontrare incomprensioni.

A seguire la celebrazione eucaristica presieduta da don Tony Bergamo, rettore del seminario diocesano, che durante l'omelia ha ribadito quanto sia bello e importante servire Gesù. Ma la vera domanda è: qual è la mia missione nel mondo? La risposta si trova in Gesù che poco dopo essere risorto è apparso ai suoi discepoli, ma c'è un assente ed è San Tommaso. Spesso infatti diventiamo proprio come lui e ci facciamo prendere da quel senso di sconfitta. Ma per vincere questa "sindrome" è importante che ciascuno cominci a scegliere tra vivacchiare o vivere, tra l'essere responsabili e comprendere il proprio posto nel mondo.

Al termine della messa è stata premiato il gruppo che più si è distinto nell'arco di quest'anno, ovvero quello della parrocchia San Giovanni Bosco in San Pietro Vernotico per aver partecipato con frequenza e fedeltà agli incontri diocesani, per la creazione di un logo e per l'apertura  missionaria che ha caratterizzato anche la modalità dei loro diversi incontri.

 

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