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Un incontro semplice e familiare quello che si è tenuto alcuni giorni fa tra Papa Francesco e la comunità della Pontificia Accademia Ecclesiastica a Roma.

Negli anni del suo pontificato, questo incontro è diventato un appuntamento fisso, che dimostra con chiarezza la vicinanza e l’attenzione che il Papa riserva all'Accademia, che quest’anno accoglie 35 sacerdoti provenienti da 22 Paesi, tra i quali don Gianmarco Errico, giovanissimo sacerdote della diocesi di Lecce, per pochi mesi segretario dell'arcivescovo Michele Seccia, prima di essere chiamato a Roma per intraprendere gli studi in vista della carriera nel corpo diplomatico della Santa Sede. L'ultimo sacerdote leccese allievo dell'istituzione pontificia era stato mons. Mauro Carlino, attualmente in servizio nella segreteria del Sostituto della Segreteria di Stato, l'arcivescovo Edgar Peña Parra.

Con la sua annuale presenza il Papa vuole offrire un concreto sostegno e incoraggiamento agli alunni per il futuro ministero che li aspetta nelle rappresentanze pontificie sparse in tutto il mondo, ministero vissuto non di rado in situazioni difficili. Quasi tre ore vissute a contatto con il Papa che, dopo la preghiera si è intrattenuto in un dialogo informale, aperto e profondo, fatto di varie domande che gli alunni dell’Accademia hanno rivolto, senza timori, al successore di Pietro, il quale con grande schiettezza e generosità non si è sottratto nelle risposte.

Tra i temi affrontati: la questione del rapporto tra “diocesanità” e “universalità” del ministero, il celibato, la tutela dei minori, le difficoltà che incontrano i presbiteri nel loro ministero nei differenti contesti ecclesiali, la presenza e il ruolo dei laici nella “diplomazia pontificia”, l’ecumenismo e i rapporti con il mondo dell’Islam.

Al termine dell’intenso dialogo, è seguita la cena fraterna dopo la quale Papa Francesco ha salutato, nuovamente e personalmente, i sacerdoti, incoraggiandoli per il loro futuro ministero; poi è ritornato a Santa Marta.

“Avere la grazia di poter stare a contatto diretto con Papa Francesco è meraviglioso – ha confidato don Gianmarco all'indomani della visita del Papa all'Accademia -; sperimentare l’umanità e l’amorevolezza di questo grande Papa ci incoraggia e ci permette di amare ancor di più la Chiesa, nella certezza che il Signore, che chiama ogni credente a servirlo nei modi e nei tempi che solo Lui conosce, non ci farà mancare mai nulla”.

 

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