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Tradizionale cerimonia nella cattedrale di Lecce con l’arcivescovo Michele Seccia per la festa di San Sebastiano martire, patrono della polizia locale.

Il picchetto d’onore ai piedi del sagrato del duomo per accogliere le autorità civili e militari e gli stendardi di tanti comuni del Salento giunti a Lecce con i sindaci e commissari straordinari per onorare il Santo patrono ma anche per un momento di fraternità.

La concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Seccia è stato il momento più alto della giornata non solo come occasione di preghiera comune ma anche per ricevere dal presule parole di gratitudine di incoraggiamento agli uomini e alle donne del corpo di polizia che svolge il lavoro più prossimo e più vicino alla gente nelle città.

La presenza dei rappresentanti delle istituzioni (dal prefetto, al questore, ai  primi cittadini, alle autorità giudiziarie e militari) ha spinto Seccia a richiamare, come ormai usa fare di consueto in occasioni come questa, l’impegno di tutti per il bene comune.

“Esempi come quelli di San Sebastiano – ha ribadito l’arcivescovo – che ha sacrificato la sua vita per restare coerente con le cose in cui credeva, con la sua fede, con il vangelo di Gesù Cristo, esempi come quello di tanti altri, santi e non, invitano tutti, specie chi presta il suo tempo al servizio della comunità, alla fedeltà anche fino al martirio per privilegiare in ogni scelta il bene della comunità intera”.

“E se si tratta, a volte, di scelte che non possono salvaguardare gli interessi di tutti – ha concluso – sia sempre data precedenza a chi ha meno voce, ai poveri, a coloro dei quali non si ricorda mai nessuno”.

 

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