Napoli folla e commozione ai funerali di Nicola Marra il ragazzo morto a Positano “Vittima di una società distratta”

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Erano tantissimi gli amici presenti oggi a Napoli per i funerali di Nicola Marra il ragazzo morto a Positano . “Vittima di una società distratta” entinaia hanno accompagnato il saluto terreno a Nicola Marra, il giovane di 21 anni ritrovato morto in una scarpata nel comune di Positano dopo che la sera prima aveva partecipato ad una serata in una vicina discoteca. Un volo di 70 metri tra le 4e30 e le sei del mattino, questi i primi riusltati dell’autopsia. I funerali si sono tenuti nella Chiesa di Santa Caterina a Chiaia, Napoli, a presiedere la celebrazione eucaristica padre Calogero dei frati francescani a cui è affidato il tempio. “Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei giusti”, questo uno dei versetti enunciati nella prima lettura tratta dal Libro della Sapienza mentre il Vangelo è stato l’episodio della resurrezione di Lazzaro narrato da san Giovanni. Durante l’omelia padre Calogero ha paragonato l’ingiusta condanna di Gesù a quanto accaduto a Nicola. “Le condanne non sono solo quelle dei tribunali – ha detto – anche Nicola è vittima di una società molte volte distratta verso le aspettative dei giovani, silente e opportunista, che segue la logica del produrre e dell’apparire”. “Nico si sentiva diverso – hanno dichiarato i genitori . cercava di non omologarsi. La sua purezza gli donava un’energia che coinvolgeva chiunque lo circondava”.Centinaia hanno accompagnato il saluto terreno a Nicola Marra, il giovane di 21 anni ritrovato morto in una scarpata nel comune di Positano dopo che la sera prima aveva partecipato ad una serata in una vicina discoteca. Un volo di 70 metri tra le 4e30 e le sei del mattino, questi i primi riusltati dell’autopsia. I funerali si sono tenuti nella Chiesa di Santa Caterina a Chiaia, Napoli, a presiedere la celebrazione eucaristica padre Calogero dei frati francescani a cui è affidato il tempio. “Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei giusti”, questo uno dei versetti enunciati nella prima lettura tratta dal Libro della Sapienza mentre il Vangelo è stato l’episodio della resurrezione di Lazzaro narrato da san Giovanni. Durante l’omelia padre Calogero ha paragonato l’ingiusta condanna di Gesù a quanto accaduto a Nicola. “Le condanne non sono solo quelle dei tribunali – ha detto – anche Nicola è vittima di una società molte volte distratta verso le aspettative dei giovani, silente e opportunista, che segue la logica del produrre e dell’apparire”. “Nico si sentiva diverso – hanno dichiarato i genitori . cercava di non omologarsi. La sua purezza gli donava un’energia che coinvolgeva chiunque lo circondava”.  in chiesa emerge anche l’incapacità di accettazione, riassunte nell’intervento dal pulpito di Simone Varriale, cugino di Nico. «Mi fa rabbia pensare che nei suoi ultimi istanti non abbia avuto nessuno al suo fianco. Proprio lui, che c’era sempre per tutti. Che nel momento fatale non si è trovato nessuno al fianco pronto a salvarlo, o almeno a provarci». Gli amici di Nico però ieri c’erano tutti, al punto da bloccare la circolazione della strada adiacente la chiesa. Tra gli scranni una giovane si sente male, come accadrà anche alla madre Maria Teresa Incisetto, immobile finché ha potuto, mentre al suo fianco c’è il padre, Antonio Marra, maschera di disperazione e sconforto per una morte senza un perché. Entrambi troppo provati, chiederanno a Maria Teresa Ferrigno di dar voce al loro ricordo: «Cerchiamo di non trasmettere la stanchezza della nostra vita di adulti: la vita è un dono meraviglioso e nella salita vince il più leggero. Nico si sentiva diverso, cercava di non omologarsi. La sua purezza gli donava un’energia che coinvolgeva chiunque lo circondava. Questo era Nico». Parole che rimbombano nella chiesa e nel cuore degli amici di Nico, che abbracciandosi l’un altro lo salutano con una promessa: «Muore davvero solo chi dimentichi, e noi non ti dimenticheremo».
Intanto proseguono le indagini. Arriveranno non prima di una decina di giorni i risultati tossicologici del medico Pascale Basilicata, forse qualche giorno in più invece per i risultati definitivi della perizia autoptica del professore Pietro Tarsitano eseguita sulla salma di Nicola Marra. Per i carabinieri di Amalfi, agli ordini del capitano Roberto Martina, e per la procura di Salerno (le indagini sono seguite in prima persona dal procuratore aggiunto Luigi Alberto Cannavale) la dinamica dell’incidente è ben chiara e anche le testimonianze raccolte collimano. Non ha dubbi su quanto accaduto neanche l’avvocato della famiglia Marra, Mario Carnielli, il quale – convinto si sia trattato di un incidente – non ha neanche ritenuto di dover nominare un proprio perito di parte. «Ho visto alcune delle immagini video che riprendono Nicola – ha spiegato pochi minuti dopo il funerale – e ho potuto anche constatare di persona che, nel punto dove è stato ritrovato il suo corpo, sul terreno vi sono i segni di una scivolata. Quello che stupisce un po’ tutti coloro che conoscevano Nicola è altro: lui era un fifone, non si sarebbe mai allontanato da solo e con il buio. Ecco perché noi siamo convinti che sia accaduto qualcosa prima… all’interno della discoteca». Per il momento la famiglia del 21enne preferisce non lanciare appelli ma attendere l’esito dell’autopsia poi «sicuramente – prosegue l’avvocato Carnielli – parleremo anche noi con i ragazzi per ricostruire le ultime ora di vita di Nicola». I genitori del ragazzo, tramite il legale, ringraziano la gente di Positano «per la collaborazione offerta in quelle drammatiche ore di attesa» e i «carabinieri per la grande sensibilità dimostrata». Non lo dice apertamente ma, forse, in cuor suo spera che chi sa qualcosa parli, anche solo per dare un po’ di pace alla madre e al padre del ragazzo.

Napoli i funerali di Nicola Marra il ragazzo morto a Positano

L’autopsia, effettuata presso il Ruggi d’Aragona di Salerno, ha fatto emergere che la morte sarebbe avvenuta intorno dopo fra le 4,30 e le 6, per trauma cranico.  Conoscendo il posto sicuramente è avvenuta all’incirca alle 5 o poco dopo. Impossibile arrivare in pochi minuti in quel posto, dalle 4,17 dai Mulini. Positanonews ha ricoperto il tragitto finale della scala con un video e i tempi sono piùttosto lunghi-  Il ragazzo, allontanatosi di corsa dagli amici che raccontano di non essere riusciti a seguirlo, e dalla ragazza,  è precipitato da un’altezza di 70 metri perdendo, sul colpo, la vita. Ci vorrà ancora qualche giorno, invece, per conoscere il risultato dei test tossicologici effettuati sulla salma, restituita ieri pomeriggio ai familiari così da rendere possibile la cerimonia funebre.

Intanto non si fermano le polemiche che si sono susseguite in questi giorni. «Non meritava di morire da solo». A dirlo è il cugino del 21enne: «avevano tutti bevuto troppo lui è stato lasciato andare via. Nicola è morto per una disgrazia ma si poteva fare di più per evitarla». Anche il padre del ragazzo si è sfogato nelle ultime ore, come riporta il quotidiano Il Mattino: «Nessuno ha fermato mio figlio – ha detto – voglio augurarmi che nessuno avrebbe potuto aiutare Nicola. Se chi lo ha visto alterato in discoteca, chiunque, lo avesse fermato prendendolo a schiaffi, tutto questo non sarebbe successo».

L’avvocato Mario Carnielli, amico e legale della famiglia Marra-Incisetto, parla su Napoli.Repubblica.it di «un buco da colmare» e solo chi ha visto può descrivere quello che è accaduto durante la notte tra sabato e domenica di Pasqua. «C’è da capire quale sia stata la causa scatenante – spiega l’avvocato – Nicola non si era mai comportato così.

Uno screzio, un litigio con qualcuno: questi sono, a mio avviso, gli elementi che devono venire fuori. Chi ha visto o chi sa deve dirlo per stabilire la verità». L’uscita frettolosa dalla discoteca “Music on the rocks” e l’avvio del giovane universitario verso il sentiero che collega la Statale Amalfitana 163 , fra la Sponda ed Arienzo, al cimitero e la “Selva”, non Nocelle ,  nel cuore della notte, non convince il legale. Ancora da chiarire c’è lo scambio o lo smarrimento del cellulare e quella camicia strappata e tolta durante il tragitto, anche se la salita erta può ben fan pensare che nei pressi del cimitero possa aver portato a togliersi la camicia.

Molti perchè , purtroppo, saranno noti solo a lui.. Difficile capire cosa sia veramente successo negli ultimi minuti e perchè sia salito da li.

I video di videoinformazione e sotto de IL Mattino in rete Altri video dei funerali di Nicola Marra http://www.napolitoday.it/cronaca/funerale-nicola-marra-chiaia-video.html Gli amici studenti della Luiss a Roma faranno un altro funerale.

I rappresentanti, e gli amici, per rendere onore alla sua memoria, hanno deciso di organizzare una messa presso la cappella presente al secondo piano nella sede di Via Parenzo, in data Lunedì 9 Aprile alle ore 16.00.

Sarà la giusta occasione per dare un ultimo saluto a Nicola, proprio all’interno della sua facoltà, dove tanti di noi lo ricordano sorridente fra i corridoi.

La messa sarà aperta a tutti gli studenti che vorranno condividere un momento di ricordo e di preghiera.

Anche a Positano in Costiera amalfitana il comitato di genitori ha deciso di far dire una messa per Nicola e tutti sono colpiti e sgomenti nel dolore per questa terribile perdita.

 

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