SUL LUNGOLAGO
In mutande per protesta
I commercianti di Lavena Ponte Tresa furiosi per la mancanza dei clienti svizzeri
«Ci avete lasciato in mutande». E, per spiegarlo meglio, si sono messi in mutande per davvero.
I commercianti di Lavena Ponte Tresa legati al gruppo «Aprite le dogane - Wonderful shopping village», hanno organizzato oggi pomeriggio, 15 maggio, una protesta originale. Si sono trovati sul lungolago, nei pressi del confine, e si sono abbassati, per un attimo, i pantaloni. Il motivo? È presto detto: solitamente il sabato, per loro, è la giornata di massimo lavoro, perché i negozi della cittadina vengono invasi dai clienti svizzeri. Da mesi, però, la chiusura delle dogane li ha lasciati al verde o, come si dice in questi casi, in mutande.
La protesta ha compreso anche le nuove regole di ingresso in Italia dalla Svizzera. Se infatti è stato eliminato l’obbligo di quarantena, sarà in ogni caso necessario un tampone molecolare o antigenico rapido negativo nelle 48 ore precedenti l’entrata sul suolo italiano per chiunque, compresi vaccinati e guariti. Si teme che, in questo modo, gli svizzeri che torneranno nei negozi di Lavena Ponte Tresa saranno comunque pochi. Troppo pochi per risollevare l’economia.
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