RIFIUTI
Raccolta differenziata, Varese sul podio
Il rapporto annuale dell’Arpa sullo smaltimento in Lombardia documenta i buoni risultati raggiunti in provincia
Pattumiera sempre meno pesante, centri di raccolta differenziata sempre più efficaci. Con una sorpresa: la conquista del terzo gradino del podio nell’ideale classifica delle province lombarde che hanno imparato a riciclare ciò che un tempo veniva indistintamente seppellito in discarica.
Varese si scopre particolarmente virtuosa nella gestione degli scarti della vita quotidiana, capace di “recuperare”, a vario titolo, tre quarti dei rifiuti prodotti in un anno con una performance del 75,56 per cento inferiore solo a quelle realizzate a Mantova e a Cremona.
Se infatti in un anno, da Luino a Saronno, sono finite nei sacchi 414.937 tonnellate di immondizia, solo poco più di 100mila tonnellate sono sfuggite alla selezione che ne consente un parziale riutilizzo.
Non solo: nel corso del 2017 il totale dei rifiuti è diminuito dell’1,6 per cento rispetto ai dodici mesi precedenti, mentre la raccolta differenziata è aumentata di un punto percentuale.
Il risultato è stato certificato ieri dal rapporto stilato dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, presentato a Palazzo Lombardia dall’assessore Raffaele Cattaneo e dai vertici dell’Arpa: il presidente Stefano Cecchin e il nuovo direttore generale Fabio Carella.
Nel dettaglio, su scala regionale, sono state 3.262.786 le tonnellate di rifiuti urbani solidi avviate a raccolta differenziata (69,7% del totale, +2,1 % rispetto al 2016), mentre sono diminuiti del 6,1% i rifiuti indifferenziati.
Il 60,9% dei rifiuti urbani è stato gestito in impianti di recupero, mentre il 24,1% è stato destinato ai termovalorizzatori; il 6,6% al trattamento meccanico biologico e lo 0,5% è approdato in discarica. Per quanto riguarda i rifiuti speciali, la produzione totale nel 2016 è stata di 16.800.724 tonnellate (-1,3% rispetto all’anno precedente).
«Il quadro che emerge è particolarmente positivo e conferma il trend che è in atto ormai da alcuni anni nella nostra Regione - ha sottolineato Cattaneo, titolare della delega all’ambiente nella giunta guidata da Attilio Fontana -. La Lombardia è un esempio di sistema efficiente e capace di essere autosufficiente rispetto alla gestione dei rifiuti prodotti, ha già raggiunto gli standard europei e rappresenta un esempio per tutto il Paese. Aspetto che non è scontato riscontrare in altre aree territoriali che non solo non raggiungono le nostre performance, ma difettano anche di autonomia nello smaltimento».
«Nonostante l’aumento della popolazione lombarda - ha aggiunto l’assessore -, la produzione di rifiuti urbani e speciali è diminuita. È aumentata la raccolta differenziata e sono calati sia il deposito in discarica, sia la termovalorizzazione. La Regione Lombardia oltre a proseguire sulla strada di garantire una programmazione efficace di questo sistema virtuoso, deve anche agire per aumentare l’informazione e la consapevolezza tra i cittadini con azioni di contrasto agli sprechi e agli scarti». E ancora: «Gli inceneritori sono ormai residuali in questo percorso virtuoso».
La graduatoria relativa al valore assoluto dei rifiuti prodotti, condizionato dalla numerosità della popolazione residente, vede in testa la provincia di Milano, seguita da Brescia e Bergamo, con Varese al quarto posto.
Nella competizione per il riciclo, il Varesotto ottiene invece la medaglia di bronzo superando di poco le province di Lodi, Brescia e Monza Brianza.
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