La linea intrapresa dal governo golpista di Michel Temer (esponente dell’Mdb) sarà ancora più accentuata sotto la presidenza di Jair Bolsonaro. Secondo «Brazil de Fato» la nuova presidenza a guida Psl non indietreggerà rispetto al predecessore Temer  ma anzi lavorerà affinché ci sia un maggiore allineamento del Brasile ai paesi imperialisti e capitalisti, spostando e gradualmente ritirando «l’attenzione del paese su accordi e blocchi regionali con i paesi in via di sviluppo del subcontinente» e non. Il Mercosur è la pietra dello scandalo delle ultime dichiarazioni dell’accreditato neo ministro delle finanze Paulo Guedes.

La presenza del Brasile nel Mercosur – secondo Guedes – non sarà più una priorità: «è un’organizzazione molto restrittiva [il Mercosur ndt], il Brasile è rimasto prigioniero di alleanze ideologiche all’interno di esso, sono fattori che fanno male all’economia».

Una presunta bolivarizzazione del Mercosur  millantata da Guedes che non è aderente alla realtà in quanto: «la Bolivia non ne fa parte, il Venezuela è sospeso dall’organizzazione», quanto ha detto Guedes «rappresenta quel che effettivamente egli conosce del Mercosur», ha dichiarato Karen Honorio, docente di Relazioni Internazionali presso l’Unila.
Pian piano, dunque, la svolta ultra liberista del governo brasiliano prenderà corpo: le prime avvisaglie sono già manifeste e sotto gli occhi di osservatori nazionali e internazionali.

«I ripetuti messaggi di Bolsonaro a favore degli Stati Uniti, tra cui un video in cui saluta la bandiera con gesto militare» sono segnali inequivocabili, afferma Rafael Tatemoto di «Brazil de Fato».

Il nuovo regalo degli Usa conferma questa tendenza di allineamento passivo: circa 52 carri armati statunitensi, tipo M3, perfettamente utilizzabili per il trasporto di truppa e altre macchine da guerra, stanno per essere incorporati all’esercito brasiliano: «la dimostrazione pratica di quel che si preannuncia essere un imminente “intervento straniero” degli Usa in Venezuela».