Dopo le parole del neo ministro alle infrastrutture, il pentastellato Toninelli, che in Parlamento ha ribadito la necessità di verificare costi e benefici del terzo valico, il caso ha voluto che proprio a Genova, la città di Beppe Grillo, l’amministratore delegato di Ferrovie Renato Mazzoncini, si possa trovare nella delicata situazione di dover chiarire quale posizione intenda prendere l’azienda rispetto a quest’opera tanto attesa, quanto discussa.
L’occasione è una tre giorni a Palazzo Ducale “6th global rail freight conference”, dedicata alle infrastrutture, i collegamenti ferroviari legati alla portualità, che vedrà nella giornata di oggi, mercoledì 27 giugno, proprio Mazzoncini aprire i lavori.
Non è di secondo piano un aspetto: Mazzoncini è stato riconfermato – e il suo incarico prolungato – durante la fase finale del governo Gentiloni, benché non fosse in scadenza. E’ stato uno dei rinnovi che ha fatto discutere, proprio perché a molti è sembrato un tentativo di prevenire il rischio di un ricambio che sarebbe potuto arrivare nel corso di una legislatura che avrebbe potuto vedere un cambio di colore politico al governo.
E così è stato. La maggioranza giallo-verde, ad oggi, non mette in discussione Mazzoncini. Ma l’Ad di Ferrovie, proprio sul capitolo terzo valico, nelle prossime settimane potrebbe trovarsi in una situazione di imbarazzo, specie se dai cinque stelle arrivassero input diversi da quelli concordati fino a questo momento. Una situazione non molto diversa da quella di Trenitalia i cui vertici potrebbero cominciare a traballare se con l’attuale Governo dovessero emergere contrasti o divergenze di vedute.
In realtà - tornando al terzo valico - il vero caso è quello del quadruplicamento della Tortona-Milano, un’opera che al momento è soltanto nella fase progettuale, peraltro ancora non terminata. Un’opera che se non venisse realizzata rischierebbe di depotenziare l’utilità del terzo valico, come è stato ricordato da Maurizio Rossi, membro della commissione trasporti nella passata legislatura, che negli incontri di Terrazza Colombo su Porti e città ha portato all’attenzione delle istituzioni questo tema, così come quello dell’altra opera fondamentale per rendere davvero ‘convenienti’ gli investimenti sul terzo valico: il collegamento tra Campasso e le banchine del porto di Genova. Su questo punto, a Palazzo Ducale, arriverà anche l’Ad di Rfi Maurizio Gentile che siglerà l’accordo, con il presidente del Porto Signorini, davanti a Mazzoncini e Toti per la progettazione degli interventi necessari.
porti e logistica
Mazzoncini nella città di Grillo tra Terzo Valico, timori e imbarazzi
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