Campobasso

Nomine Sea, è guerra: dopo M5S anche i civici contro Battista. E l’ex presidente diffida Gravina

Il nuovo bando ha avvelenato il clima negli ambienti politici. La Coalizione civica chiede il ritiro immediato dell'avviso: "Selezione dal sapore propagandistico ed elettoralistico". Intanto Sabatini si scaglia contro l'esponente del Movimento 5 Stelle.

La ‘bomba’ è scoppiata, com’era ampiamente prevedibile. Non solo il Movimento 5 Stelle, anche la Coalizione civica attacca il sindaco Antonio Battista sul nuovo bando per scegliere la governance della Sea Servizi e Ambiente spa, la municipalizzata del Comune che si occupa di immondizia e dello sgombero neve. Il consiglio di amministrazione è guidato da Stefano Sabatini (n foto con l’assessore Stefano Ramundo) e composto da Gaetano Di Niro e da Enza Iannetta, in carica fino alla nomina dei successori.

Per i ‘civici’ l’avviso va ritirato. “Abbiamo appreso dagli organi di informazione la pubblicazione, da parte del primo cittadino, dell’avviso per il rinnovo del Consiglio d’Amministrazione e del collegio sindacale della municipalizzata Sea S.p.a. Si tratta di un atto politicamente scorretto ed amministrativamente discutibile”, si legge in una nota firmata dagli esponenti leghisti Alberto Tramontano e Alessandro Pascale, Francesco Pilone e MariaLaura Cancellario (Democrazia Popolare) e da Carla Fasolino. 

“A pochi mesi dalle elezioni comunali – il loro commento pungente – si avvia una selezione dal sapore propagandistico ed elettoralistico. Mai le amministrazioni precedenti all’attuale, si erano permesse di ipotecare la gestione della Sea, strettamente connessa agli indirizzi politico-amministrativi della giunta in carica”.

Dunque, la richiesta a Battista: “Chiediamo il ritiro immediato dell’avviso. Se ciò non dovesse avvenire porremo il tema convocando un consiglio monotematico e chiedendo all’intera assise di esprimersi”.

Ad avvelenare ancora più il clima la replica che Stefano Sabatini invia nelle redazioni giornalistiche. A mandare su tutte le furie il presidente della società sono le dichiarazioni di Roberto Gravina (M5S). Tra i due da tempo non corre buon sangue.

“Come al solito l’esponente del Movimento 5 Stelle – sbotta l’avvocato – punta sempre a fare il censore, senza leggere lo Statuto che è possibile scaricare dal sito ufficiale. Il consiglio d’amministrazione, infatti, non è decaduto l’11 gennaio 2016, bensì, così come si può facilmente dedurre dallo Statuto dell’azienda, la scadenza è prevista all’approvazione del bilancio 2018. Secondo le normative in vigore, la Sea ha tempo, per l’approvazione dell’ultimo esercizio finanziario, fino al 30 aprile 2019.

Gravina ipotizza, addirittura, una nomina annuale per dare la possibilità al futuro sindaco di poter scegliere il CdA della municipalizzata. Lo Statuto, però, prevede che le nomine siano relative a tre esercizi finanziari. Se il sindaco, dunque, prevedesse una nomina annuale incorrerebbe in un reato di abuso d’atti d’ufficio. Idea quest’ultima che Gravina e il suo gruppo politico chiederanno nel prossimo Consiglio comunale, andando contro le normative in vigore. Per quel che concerne il fallimento politico-amministrativo del CdA della Sea millantato da Gravina, a lui e al suo gruppo risponderemo a conclusione del mandato, elencando quanto fatto in questi tre anni. Lavoro, tra l’altro, sotto gli occhi dei cittadini”.

La ‘guerra’ tra i due probabilmente continuerà nelle aule dei tribunali: i legali della Sea infatti hanno diffidato Gravina “in merito a una situazione di grave diffamazione nei confronti della stessa municipalizzata”.

Il secondo ‘round’ ci sarà oggi: sulla Sea ci sarà una apposita conferenza stampa del Movimento 5 Stelle. E saranno nuove bordate.

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