Il padre nobile dell’oltre 40% del PD, e dell’oltretomba a meno del 18%, l’ex Segretario Matteo Renzi, unico uomo forte che la sinistra abbia conosciuto in questi anni, e quindi con un quid in più di boria ed antipatia rispetto alla classe dirigente media, torna a far parlare di sé con una piccola clip, ormai autore dei trailer di se stesso, per uscire dal cono d’ombra.
Scrivania, notebook e quadernetto d’appunti, assevera: “Dobbiamo chiedere scusa a Silvio Berlusconi. Sì, perché Silvio Berlusconi che faceva le norme ad personam più incredibili, che faceva votare le nipoti di Mubarak, ecc. non è mai arrivato a tanto. Berlusconi non è mai arrivato a ciò che ha fatto Salvini in questa settimana, e tengo insieme le sigarette elettroniche, il voto sul peculato, il voto segreto che cambia la sorte dei processi in cui sono implicati senatori e deputati della Lega, l’accordo incredibile sui 49 milioni di euro, e la querela solo per Bossi.”
Per poi Renzi chiudere: “Amici, lo dico forte, la sinistra italiana che sta zitta oggi su Salvini, dovrebbe chiedere scusa allora per par condicio a Silvio Berlusconi. Perché rispetto alle norme ad personam di Salvini, Berlusconi era un pischello.”
Oggi che il Ministro degli Interni rappresenta il male, l’ultradestra, la xenofobia, il razzismo, ed ogn’altra etichetta che vi viene in mente, è meno peregrina l’idea di fusione matta e disperata tra il Partito Democratico e quel che rimane di Forza Italia. Due forze che potrebbero rilanciarsi con il sogno del grande(?) partito centrista, con l’ex Sindaco di Firenze in gran spolvero tra comparsate tv e sostegno Fininvest (Mediaset, Mondadori, le radio, danno una mano alla visibilità) e l’ex Cavaliere padre nobile, Presidente a vita, ad honorem, grande regista, insomma, trovatela voi la forma che più vi piace, la sostanza non cambia.
Due facce che finalmente possono flirtare senza doversi più nascondere, tornando ad essere parte della stessa medaglia.
