Jeep Grand Commander
In Cina debutta la Suv a sette posti

Dopo mesi di anticipazioni la Jeep ha presentato ufficialmente la nuova Grand Commander al Salone di Pechino. La Suv a sette posti propone un'estetica derivata dalla concept Yuntu e, nella gamma cinese del costruttore americano, si posizionerà ben al di sotto della Grand Cherokee con una forbice di prezzi tra i 279.800 e i 409.800 yuan, ovvero tra i 36.330 e i 53.174 euro. L'offerta si comporrà di otto diversi allestimenti, tutti spinti dallo stesso motore 2.0 turbo benzina proposto in due diverse varianti di potenza. Per il momento non sono emerse informazioni riguardo alla possibile commercializzazione di questo modello al di fuori dei confini cinesi: l'attuale offerta Jeep non conta nessuna sette posti e non è dunque da escludere che la Grand Commander in futuro possa andare a colmare questa lacuna tanto negli Stati Uniti quanto in Europa.

La più grande della gamma. Con i suoi 4,87 metri la Jeep Grand Commander è di 4 cm più lunga della Grand Cherokee ma dispone di un passo più corto di ben 12 cm (2.800 mm) e propone un abitacolo a tre file capace di ospitare fino a sette persone. Dentro al cofano, come anticipato, è presente un quattro cilindri sovralimentato abbinato a un cambio automatico a nove rapporti con trazione integrale proposta di serie solo sulle varianti più prestazionali. Il 2.0 litri sviluppa 234 CV a 5.000 giri/min e 350 Nm tra i 2.500 e i 4.500 giri/min nella sua declinazione meno performante, dati che salgono a 265 CV a 5.200 giri/min e 500 Nm tra i 3.000 e i 4.250 giri/min per l'attuale versione di punta. Di serie, su tutte le versioni escluso l'allestimento base, sono previsti interni di pelle e cerchi di lega da 19" oltre a svariate dotazioni tecnologiche che spaziano dai sistemi di sicurezza attiva all'infotainment Uconnect da 8,4" con videocamera di retromarcia e compatibilità con Apple CarPlay e Baidu CarLife.