"Le strade non sono piste di Formula 1"
"Fretta e competitività assunte a stile di vita fanno degli altri conducenti ostacoli o avversari da superare, trasformando le strade in piste di Formula 1 e la linea del semaforo nella partenza di un Gran Premio". Il monito proviene da Papa Bergoglio, che ha accolto oggi in udienza presso la Sala Clementina i dirigenti e i dipendenti della direzione centrale per la Polizia stradale e ferroviaria, in occasione del settantesimo e del centodecimo anniversario dei corpi.
L'uso improprio dei cellulari. Francesco ha anche criticato "lo scarso senso di responsabilità da parte di molti conducenti, che sembrano spesso non avvedersi delle conseguenze anche gravi della loro disattenzione (per esempio, con l'uso improprio dei cellulari) o della loro sregolatezza. A incrementare la sicurezza", ha aggiunto il pontefice, "non bastano le sanzioni, ma è necessaria un'azione educativa, che dia maggiore consapevolezza delle responsabilità che si hanno nei confronti di chi ci viaggia accanto".
Le proposte di modifica al Cds. Le raccomandazioni di Bergoglio arrivano mentre, dall'altra parte del Tevere, si ragiona sull'iter parlamentare delle modifiche al Codice della strada. Michele Meta, presidente della Commissione Trasporti della Camera e relatore del provvedimento, ha rivelato oggi di aver scritto "una lettera riservata al presidente del Consiglio, ai ministri Delrio e Finocchiaro e alla sottosegretaria Boschi", denunciando "il timore che non si riuscisse a completare l'iter entro fine legislatura".
La possibile scorciatoia parlamentare. Un rischio che il parlamentare vorrebbe evitare inserendo l'aggiornamento al Codice come emendamento alla legge di bilancio: "La norma è pronta e ha già avuto in Commissione un consenso unanime. Ora ha però bisogno di un canale preferenziale per essere approvata in fretta", ha dichiarato Meta. Il rischio, con la fine della legislatura in vista, è che slitti a dopo le elezioni della prossima primavera.
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