Jean Alesi
Se c'è un pilota di Formula 1 che è rimasto nei cuori degli appassionati italiani di Formula 1, pur non vincendo moltissimo, quello è Jean Alesi. Sarà per il suo essere estroverso ed eclettico o forse per le chiare origini siciliane – all’anagrafe, Jean è Giovanni Roberto Alesi – ma resta il fatto che questo pilota si annovera tra i più amati nel nostro Paese… e non solo!
Jean nasce a Montfavet, in Francia, l’11 giugno del 1964. È figlio di due emigrati siciliani: papà Franco è di Alcamo e la mamma Francesca di Riesi. Cresce nell'officina del papà e muove i primi passi nel motorsport in go-kart quando compie 16 anni. Milita prima in Formula Renault e poi in Formula 3, per poi giungere nel 1989 in Formula 3000 e legarsi poco dopo alla Jordan, vincendo tre gare nella categoria. La possibilità del debutto in Formula 1 arriva quello stesso anno, quando prende il posto di Michele Alboreto alla Tyrrell. È un esordio estremamente positivo: davanti al pubblico di casa, sul circuito del Paul Ricard, conquista un inaspettato quarto posto che gli vale la gloria e una proposta per un sedile a tempo pieno per il 1990.
Dal 1991 al 1995, Jean Alesi veste di Rosso e guida per la Scuderia Ferrari. Sono tempi duri, quelli, per il Cavallino Rampante, ma il francese resta fedele alla squadra e conquista una vittoria, al GP del Canada del ’95, a bordo della 412 T2. È l’unico successo in Formula 1 della sua lunga carriera nel circus. In tutto, Jean corre in F.1 per ben 12 anni, durante i quali prende parte a 202 Gran Premi. Oltre a Tyrrell e Ferrari, corre anche per Benetton, Sauber, Prost e Jordan. Proprio con la squadra irlandese corre la sua ultima stagione nel 2001, prima di lasciare il circus. Oltre alla vittoria canadese, Jean Alesi in Formula 1 conquista 32 piazzamenti a podio, 2 pole position e 4 giri veloci.
L’animo di Jean, però, resta quello da racer anche dopo l’esperienza in Formula 1. Così dal 2002 al 2006 si lancia nella nuova avventura nel DTM, togliendosi qualche soddisfazione fin dalla gara del debutto. Le competizioni a ruote coperte diventano il suo nuovo pallino e così prende parte alla Speedcar Series tra il 2008 e il 2009, oltre che al campionato Le Mans Series del 2010 a bordo di una Ferrari F430 del team AF Corse, in coppia con Fisichella e Vilander. Alesi si lancia anche all’inseguimento del sogno americano e nel 2012 diventa il pilota più anziano a disputare i rookie test per la qualificazione alla 500 miglia di Indianapolis.
Nel corso degli anni, Alesi stringe numerose amicizie nel mondo delle corse e al di fuori di esso. Tra queste, spicca il legame con l'ex pilota Gerhard Berger, con cui condivide l'esperienza in Ferrari tra il 1993 e il 1995. La loro amicizia prosegue anche al di fuori del mondo delle corse e i due restano legati da un rapporto di profondo rispetto e stima reciproca.In generale, però, Jean mantiene sempre la sua vita privata abbastanza lontana dalle luci della ribalta, dimostrandosi molto riservato riguardo alle sue relazioni personali e familiari. Insieme alla moglie - Kumiko Goto, conosciuta nel 1993 e sposata nel 1995 – ha avuto tre figli: Helena, Giuliano e John. Il più noto agli amanti del motorsport è Giuliano, impegnato in pista per seguire le orme del padre. Il suo sogno è quello di debuttare un giorno in Formula 1 e guidare una Ferrari, proprio come suo padre Jean. Tuttavia, raggiungere questi obiettivi non è semplice, neanche economicamente, tanto che Jean Alesi ha di recente venduto una delle sue Ferrari F40 per finanziare la carriera del figlio.
Oltre al motorsport, Jean ha anche una grande passione per il vino. È produttore del Clos de l'Hermitage, oggi rinominato "Jean Alesi" per questioni di diritti sul nome. Il vino è prodotto nella rinomata Valle del Rodano e viene esportato in tutto il mondo, con una particolare attenzione al Giappone, paese d'origine della moglie Kumiko, a cui lo stesso Jean è da sempre particolarmente legato.
Alesi è un pilota che lascia un'impronta indelebile nella storia della Formula 1 e del motorsport, forse più per il suo stile che per ciò che è riuscito a cogliere in termini di risultati sportivi. Nonostante la sua unica vittoria in carriera, il suo talento e la sua grinta lo rendono un personaggio amato dai tifosi e rispettato dai colleghi.
