Agricoltura, il ministro Centinaio a Lamezia: “Basta schiavi, esiste una legge che va rispettata”

Il ministro leghista Gian Marco Centinaio dichiara guerra al caporalato e promette di tornare in Calabria: «Basta schiavi»

 

LAMEZIA TERME – Tappa calabrese per il ministro leghista alle Politiche Agricole e Forestali Gian Marco Centinaio. Al centro degli argomenti affrontati quello della lotta spietata al caporalato. Tra i temi anche lo sviluppo del settore agricolo e i ritardi nei pagamenti Agea. Dalla zona industriale di Lamezia Terme, dall’organizzazione ortofrutticoli ed agrumari, il Coppi, il ministro Centinaio, accompagnato dal deputato leghista Domenico Furgiuele e da esponenti di Confagricoltura ed altre organizzazioni agricole, ha visitato l’azienda; poi parlando con i giornalisti ha posto l’accento sul fenomeno del caporalato: «Avere degli schiavi forse serve a qualcuno, ma non serve al sistema Italia. In Australia, ad esempio, c’è un nostro competitor nel campo dei pomodori che sta facendo pubblicità progresso invitando a non comprare prodotti italiani perché non etici visto che vengono raccolti dagli schiavi. Questo fa male all’agricoltura italiana – ha sottolineato il ministro – ed io, da italiano dico che non voglio vivere in uno Stato dove ci sono gli schiavi quindi farò di tutto perché in agricoltura non ce ne siano. Ma è bene ricordare che non si tratta solo di un problema relegato all’agricoltura, al nord è una tara anche dell’edilizia».

I ritardi nei pagamenti Agea agli agricoltori

Il ministro ha sottolineato di aver istituito una commissione di tecnici specializzati in ristrutturazioni aziendali per capire se l’agenzia è in grado oppure no di dare le risposte che i lavoratori meritano e che «In queste settimane abbiamo iniziato ad effettuare i pagamenti delle assicurazioni. Pensate che ce ne sono alcuni bloccati dal 2015. Lo Stato italiano è bravo ad esigere il pagamento delle tasse in tempi rapidi ma è un cattivo pagatore e io non posso permettere che il mio ministero sia il re dei cattivi pagatori».

 

La tappa calabrese del ministro leghista è proseguita a Tropea, nella sala Convegni, Ex Pretura, e poi a Diamante “Una presenza – ha commentato il deputato leghista Domenico Furgiuele – di rilevante importanza sul piano istituzionale”. “La nostra agricoltura merita di più; – prosegue Furgiuele – esige tempi burocratici ridotti, una spesa delle risorse comunitarie effettiva, una serie di misure che ne incentivino la crescita, anche attraverso la valorizzazione dello spirito di iniziativa di tanti giovani vogliosi di far fruttare sulle terre di Calabria competenze e ingegno. A loro va dato supporto e ascolto, ma soprattutto la garanzia di poter contare su servizi e uffici regionali operativi e non inquieti, per usare un eufemismo”.

“La visita del Ministro all’Agricoltura Gian Marco Centinaio è un importante segnale di attenzione verso una regione che, come è noto, lega buona parte della sua realtà e del suo destino economico ed occupazionale proprio al sistema agricolo”. Così il Presidente regionale di Confagricoltura Calabria nel corso dell’incontro organizzato a Lamezia Terme, nello stabilimento dell’O.P. Coppi, alla presenza del Ministro Centinaio. “Al Ministro – ha aggiunto Statti – chiediamo scelte chiare su temi particolarmente avvertiti dagli agricoltori calabresi e lo facciamo con la forza di cui Confagricoltura può vantarsi e cioè quella di rappresentare le eccellenze produttive della Calabria, senza inutili parate e solamente orientati ai problemi concreti. Intanto c’è la questione dei pagamenti paralizzati da un sistema informatico che non funziona e da una burocrazia estenuante, le imprese chiedono più velocità, più certezze ed un aiuto concreto per raggiungere anche l’obiettivo della ristrutturazione finanziaria. E’ un lavoro complesso ma siamo certi – ha proseguito Statti – che ci sono tutte le condizioni per portarlo a compimento; ringrazio il coordinatore regionale della Lega, Domenico Furgiuele, per aver voluto questo nostro incontro ed averlo come concepito come un primo iniziale confronto con chi oggi ha la responsabilità di governare un settore centrale per l’economia nazionale”.

Il presidente Statti, che ha consegnato al Ministro a nome di Confagricoltura Calabria un articolato documento, ha anche chiesto interventi normativi che consentano di risolvere o attenuare la problematica degli ungulati “oggi centinaia di aziende sono devastate dai cinghiali, è un’emergenza del tutto fuori controllo; ci propongono i risarcimenti – che peraltro poi non arrivano – ma noi non vogliamo sostegni economici, chiediamo semplicemente una soluzione che sia definitiva.

Da parte sua il vicepresidente nazionale di Confagricoltura, Nicola Cilento, ha sottolineato la necessità di avviare il tavolo tecnico ed istituzionale per correggere quanto disposto dalla legge 190 sul caporalato “la condizione attuale – ha sottolineato Cilento – è più che paradossale, abbiamo una norma nata con il giusto e condivisibile intento di contrastare il caporalato e lo sfruttamento del lavoro nero in agricoltura ma che nella sua formulazione non opera alcuna differenziazione. Oggi una semplice infrazione, una risibile dimenticanza viene equiparata ad un reato vero e proprio quando dovrebbe, invece, essere semplicemente punita con una sanzione amministrativa.
La verità – ha concluso Cilento – è che aver associato l’intero sistema agricolo allo spregevole fenomeno del caporalato è stata una scelta scellerata e dannosa a cui occorre, con urgenza, porre rimedio”.

Tra le richieste avanzate da Confagricoltura c’è quella relativa alla possibilità per le imprese di mettere a disposizione unità abitative per i lavoratori migranti attraverso un piano nazionale che preveda il riconoscimento di un credito d’imposta per le aziende che realizzano e/o ristrutturano moduli abitativi per i lavoratori agricoli migranti. A Concludere l’incontro il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Gian Marco Centinaio che sui pagamenti e sul ruolo di Agea ha assicurato risultati in tempi brevi “io penso che Agea sia oggi il problema principale dell’agricoltura italiana, abbiamo istituito una commissione di tecnici specializzati nelle ristrutturazioni aziendali ed entro fine ottobre avremo le proposte di riforma. Nell’ipotesi in cui Agea si rivelasse irriformabile di certo non la considereremo intoccabile, vorrà dire che introdurremo a livello nazionale sistemi che funzionano, penso ad esempio all’organismo pagatore della Regione Veneto. In questi giorni – ha aggiunto il Ministro – abbiamo sbloccato pagamenti relativi alle assicurazioni e fermi al 2015, lo Stato italiano è rigido nell’esigere le tasse ma è un cattivo pagatore. Con riferimento alla Calabria agricola il Ministro – che ha sottolineato il positivo dialogo avviato con il delegato regionale all’agricoltura Mauro D’Acri – ha affermato di conoscerla poco assumendo l’impegno a ritornare con cadenza periodica “voglio dare – ha concluso Centinaio – le risposte che l’agricoltura ed il turismo calabrese meritano”.

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