Martedì 30 Aprile 2024

Anche Letta vota Gentiloni

Arriva l'endorsement dell'ex premier, che ignora Renzi

Dunque anche Enrico Letta vota Paolo Gentiloni, e dopo gli endorsement eccellenti dei giorni scorsi, da Napolitano a Prodi passando per Veltroni, ecco che un altro big va ingrossare le fila del partito virtuale dell’attuale inquilino di palazzo Chigi. Niente di male, si dirà, perché Paolo Gentiloni è un premer Pd, se non fosse che la dichiarazione di intenti di Letta, come quelle che l’hanno preceduta, non fa che scavare un fossato sempre più largo intorno a Matteo Renzi. Che mai come adesso appare un separato nella sua stessa casa, di fatto isolato dai padri nobili del partito. Alcuni se ne sono andati da tempo (Bersani, D’Alema, rispettivamente ex segretario Pd ed ex presidente del consiglio), altri se ne stanno in disparte e attendono. Letta non ha apertamente dichiarato di non votare Pd, ma non l’ha neppure specificato e l’omissione non è certo casuale. Ha semplicemente parlato di sostegno alla «coalizione», ignorando l’attuale segretario. Chi doveva capire ha capito. Intendiamoci, dopo il famoso «Enrico stai sereno» nessuno si aspettava che da Letta arrivassero parole di sostegno a Renzi (all’ultimo congresso Letta aveva sostenuto Andrea Orlando e per ricambiare la cortesia Renzi aveva cacciato dalle liste tutti i lettiani ancora esistenti in circolazione), certo è che questi continui sostegni a Gentiloni da parte di personalità che bene o male esercitano tuttora una discreta influenza nel mondo dem accentuano il dualismo in casa Pd, allontanano Gentiloni dal segretario, incartano ancora di più l’esito di una campagna elettorale difficile e gettano nuovi interrogativi sulla gestione del dopo 4 marzo da parte del Nazareno.