Giovedì 25 Aprile 2024

Camorra, preso il boss Antonio Orlando. Era latitante da 15 anni

Il reggente del clan Orlando-Nuvoletta-Polverino era in un appartamento a Mugnano di Napoli

Il boss Antonio Orlando (Ansa)

Il boss Antonio Orlando (Ansa)

Napoli, 27 novembre 2018 - Dopo 15 anni di latitanza è stato catturato il boss di camorra Antonio Orlando, inserito nell'elenco dei ricercati piùpericolosi d'Italia. I carabinieri del Comando Provinciale di Napoli lo hanno scovato all'alba in un appartamento a Mugnano di Napoli.

Orlando, 60 anni, è ritenuto il reggente del clan Orlando-Nuvoletta-Polverino formato dai tre gruppi più potenti nell'hinterland a nord del capoluogo campano. I militari gli hanno notificato due ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione di tipo mafioso emesse dal Gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. 

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A Mugnano il boss si era rifugiato da pochi giorni, e non sarebbe rimasto a lungo nel nascondiglio. Antonio ''o mazzolino', come era soprannominato, era un mago nello sfuggire agli investigatori, a cui non lasciava indizi. 

Una latitanza 'dorata' per il boss favorita dalla capicità economica frutto della sua abilità nel gestire e organizzare i traffici del clan. Orlando organizzava traffici di droga con un canale privilegiato dal Marocco, da dove arrivano tonnellate di hashish di alta qualità con il marchio 'iphone'. Ma anche riciclaggio di ingenti quantità di denaro. 

Ad incastrare, raccontando la pericolosa ascesa del boss, dagli anni 90 fino al 2010, quando ha preso il controllo dell'area nord di Napoli, è stato il pentito Roberto Perrone che negli anni ha gestito il traffico di droga proveniente dalla Spagna, con i Nuvoletta prima e con i Polverino.  

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha commentato: "Anche per lui la pacchia è finita. Grazie alle Forze dell'Ordine e agli investigatori: ci fanno cominciare bene la giornata e ci fanno essere ancora di più orgogliosi di loro".