Roma, 8 maggio 2019 - Ancora un'imbarcazione di migranti in pericolo nel Mediterraneo: solo in serata si è appreso che sono stati rintracciati e presi in carico dalla Guardia costiera libica. Questa volta si tratta di 150 persone, tra cui molte donne e bambini, che si trovavano su un barcone in avaria nelle acque territoriali libiche. L'sos è stato intercettato questa mattina dalla Ong Alarm Phone, secondo cui il natante è in avaria con il motore non funzionante e una falla dalla quale entra acqua.
L'allarme è stato rilanciato su Twitter dall'account della 'linea telefonica' che aiuta chi si trova in difficoltà nelle acque del Mar Mediterraneo. Alle 11:15 la prima segnalazione, seguita dall'immediata comunicazione alle autorità di Roma, La Valletta e Tripoli. Le trasmissioni si sono interrotte dopo le ore 13:49, dopo una telefonata in cui si dava comunicazione di due persone svenute e condizioni mediche critiche. Le persone a bordo dell'imbarcazione "stanno cercando di tappare con i propri indumenti il buco" si legge nel post. "Urlano e sono nel panico serve un soccorso immediato".
Le autorità di #Rome, #Valletta e #Tripoli sono informate. A bordo urla e panico. I migranti stanno usando vestiti per cercare di bloccare il buco. Urge soccorso immediato! L'ultima posizione GPS delle 11:15CET: N 32°34'35.16'', E 014°46'9.84'' #Libia@guardiacostiera pic.twitter.com/vmvgxtWpel
— Alarm Phone (@alarm_phone) May 8, 2019
La nave Mare Jonio, della ong Mediterranea Saving Humans, si trova a circa 100 miglia dal barcone in difficoltà, ma ha detto di essere pronta a intervenire. Al momento la guardia costiera libica rifiuta il collegamento con la Ong Alarm Phone.
In serata, con un tweet, Alarm Phone di Watch The Med riferiscono: "La Guardia costiera di Roma ci ha informati che le 150 persone sono state trovate e prese in carico dalla cosiddetta Guardia costiera libica. Non possiamo raggiungere più l'imbarcazione. Dobbiamo presumere che li riportino alla zona di guerra libica".