Sabato 4 Maggio 2024

Summit anti-pedofilia nella Chiesa, i cardinali tradizionalisti contro la "piaga gay"

Lettera infuocata di Burke e Brandmuller: va sradicata l'omosessualità nella Chiesa. Critiche al Papa sugli abusi sessuali

Il cardinale Raymond Burke (Ansa)

Il cardinale Raymond Burke (Ansa)

Città del Vaticano, 21 febbraio 2019 - Non mollano la presa i cardinali tradizionalisti. A poche ore dall’avvio del summit vaticano sulla pedofilia l’americano Raymond Leo Burke e il tedesco Walter Brandmueller tornano a rintuzzare il Papa. A essere criticata stavolta, con una lettera pubblica indirizzata ai presidenti degli episcopati nazionali attesi al vertice, è la scelta di Francesco e del suo entourage di concentrare il dibattito solo sul tema degli abusi sui minori, nonostante, scrivono i due porporati, vi sia una “crisi ben più vasta”: l’omosessualità nella Chiesa.

Gli ultimi estensori ancora in vita dei famosi 'dubia' sulla legittimità della comunione ai divorziati risposati – gli altri, i cardinali Carlo Caffarra e Joachim Meisner, sono deceduti nel 2017 a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro – riconoscono che la pedofilia è “un crimine orribile, specialmente quando perpetrato da un sacerdote”. Tuttavia. a loro dire, questo tipo di violenza “è solo parte di una crisi ben più vasta. La piaga dell’agenda omosessuale è diffusa all’interno della Chiesa, promossa da reti organizzate e protetta da un clima di complicità e omertà”. Per questo non basta affrontare di petto il tema degli abusi sui minori se non si sradica l’omosessualità, in una relazione causa-effetto, respinta qualche giorno fa dal cardinale Blaise Cupich, uno dei membri del comitato organizzativo del summit.

Più di una volta papa Francesco ha ribadito la correlazione fra molestie sessuali nella Chiesa e clericalismo (l’abuso di potere del clero). Una spiegazione del fenomeno dal quale Burke e Brandmueller prendono le distanze senza infingimenti. “Si accusa il clericalismo per gli abusi sessuali – scrivono – , ma la prima e principale responsabilità del clero non sta nell’abuso di potere, ma nell’essersi allontanato dalla verità del Vangelo. La negazione, anche pubblica, nelle parole e nei fatti, della legge divina e naturale sta alla radice del male che corrompe certi ambienti della Chiesa”. Quindi, lamentando,per l'ennesima volta, la mancata risposta del Papa ai dubia, i due cardinali si appellano ai presidenti degli episcopati nazionali: "Vi incoraggiamo ad alzare la voce per salvaguardare e proclamare l’integrità della dottrina della Chiesa”. Ancora di più oggi che “il mondo cattolico è disorientato e si pone una domanda angosciante: dove sta andando la Chiesa?”.

Toni più esasperati, ma stesso obiettivo (la strenue difesa della dottrina) che si evince dalla lettura del ‘Manifesto della fede’, pubblicato un paio di settimane fa dall’ex prefetto dell'Ex Sant'Uffizio, il cardinale Gerhard Mueller. Un altro testo sfruttato a dovere dalle frange anti-bergogliane.