Domenica 28 Aprile 2024

Rifiuti, M5S e Lega divisi sugli inceneritori. Muro contro muro Salvini-Di Maio

Il leader leghista ironizza su Di Battista e spiega: "Bisogna produrre ricchezza, non roghi". Fico: "Non possiamo tornare indietro". De Luca: "Basta buffonate"

Incendiati i rifiuti a Torre del Greco (Ansa)

Incendiati i rifiuti a Torre del Greco (Ansa)

Roma, 17 novembre 2018 - Resta alta la tensione sul fronte rifiuti tra Lega e M5s. Gli alleati di governo restano su posizioni diametralmente opposte, mentre in Campania cresce l'emergenza. Così mentre cumuli di spazzatura non raccolta sono stati incendiati nella notte da cittadini esasperati a Torre del Greco (Napoli), la soluzione del problema resta terreno di scontro.

SALVINI - Matteo Salvini punta sulla realizzazione di termovalorizzatori. "Ovunque i rifiuti producono ricchezza e non roghi. l'Italia è l'unico Paese, e la Campania è l'unica regione, che ci perde e non ci guadagna - dice il vicepremier e ministro dell'Interno a margine dell'assemblea nazionale della Cna -. Siccome non vorrei che i bambini morissero per i fumi tossici, il governo ha il dovere di trovare una nuova soluzione per evitare una nuova emergenza rifiuti". "Parlerò con Luigi, con cui abbiamo sempre trovato l'accordo, nell'interesse dei campani e non per gli interessi di altri", insiste allontanando le voci di una possibile crisi all'interno dell'esecutivo senza risparmiare sarcasmo all'ex parlamentare (sempre più presente) Alessandro di Battista. "Invidio chi mi redarguisce dalle spiagge del Guatemala", dice.

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DI MAIO - La replica dell'altro vicepremier non si fa attendere. "Nel nostro contratto di governo c'è l'economia circolare, ci sono i cicli virtuosi dei rifiuti, c'è il grande sviluppo delle tecnologie alternative per l'energia rinnovabile e c'è il graduale spegnimento degli inceneritori", dice Di Maio lanciando la Giornata dell'Albero, l'iniziativa indetta per il 21 novembre da M5s e Associazione Gianroberto Casaleggio che ogni anno si celebra con 10mila nuovi alberi piantati in 180 Comuni.

FICO - Gli fa eco anche Roberto Fico, anche lui campano come il ministro dello Sviluppo e del Lavoro. "Non vogliamo, non dobbiamo e non possiamo tornare indietro. Abbiamo l'imperativo morale di andare avanti, proprio per tutelare la salute di tutte le persone che abitano la mia terra", scrive su Facebook il presidente della Camera. "Il problema dei rifiuti lo conosco. L'ho vissuto sulla mia pelle nel corso degli anni in cui ho lottato insieme a tanti cittadini per la salvaguardia dell'ambiente, che significa - aggiunge Fico - lottare per la salute delle persone oggi e domani".

DI LUCA - Lo scontro sui rifiuti intanto innervosisce il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. "Chiederò di farla finita con questa buffonata propagandistica perché veramente ci stanno rompendo le scatole. Stanno creando un clima totalmente sbagliato", tuona il governatore che lunedì a Caserta vedrà il premier Conte e diversi ministri riuniti per firmare un protocollo sulla 'Terra dei Fuochi'. "Chi vuole nominare commissari lo faccia domani mattina, chi vuole fare un termovalorizzatore lo faccia domani mattina, non capisco perché perde tempo. Potremmo, sul piano della polemica, far fare figure da niente a chi parla - dice De Luca -. Questi nostri amici sembrano interessati solo a fare campagne elettorali permanenti ci vuole equilibrio, rispetto della realtà e un impegno a lavorare concretamente non a chiacchierare".