Giovedì 2 Maggio 2024

Elezioni Usa midterm 2018, troll russi i 115 account bloccati su Facebook

La Internet Research Agency, la "fabbrica di troll" russi, rivendica l'operazione. Ma il Cremlino nega

Donald Trump (Ansa)

Donald Trump (Ansa)

Washington, 7 novembre 2018 - Il giorno dopo le elezioni di midterm negli Usa, si scopre che i 115 account che Facebook aveva bloccato ieri sono troll russi. Poche ore prima che si aprissero i seggi il social di Mark Zuckerberg aveva reso noto che 30 suoi profili e altri 85 su Instagram erano sospettati di voler interferire nel voto, e quindi chiusi. "Dopo una segnalazione delle forze dell'ordine abbiamo bloccato più di 100 profili Facebook e Instagram perché li ritenevamo legati all'Ira", afferma la società riferendosi alla Internet Research Agency, la famosa "fabbrica di troll" russi.

Nathaniel Gleicher, capo della sicurezza Facebook, in una nota diffusa dai media Usa, ha specificato che la lista dei profili è apparsa su un sito associato all'Ira, la quale poi ha rivendicato di averli creati. "È un monito - si legge nella nota - che ci fa capire che questi attori non demordono ed è importante che continuiamo a lavorare col governo Usa e le altre compagnie tecnologiche per non restare indietro". Dal Cremlino intanto arriva la risposta: "Nonostante tutte le fobie negli Usa, la Russia non ha mai interferito nei processi elettorali di nessun paese, compresi gli Stati Uniti, e non ha intenzione di farlo in futuro". Così ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. 

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CHE COS'E' L'IRA - La Internet Research Agency (Ira), la "fabbrica di troll" russi, era già stata accusata di aver interferito nella campagna elettorale per le presidenziali statunitensi del 2016 e, più in generale, di condurre campagne di disinformazione online. Nel 2017 l'intelligence americana ha descritto l'Ira, un'azienda che secondo alcuni ha sede a San Pietroburgo e che opera per conto di alcune aziende russe, come una "fabbrica di troll impegnata in operazioni di propaganda online". Sempre secondo l'intelligence americana "il probabile finanziatore dell'Ira è un alleato del presidente Putin con stretti legami con l'intelligence russa".