Giovedì 25 Aprile 2024

Migranti, Human Rights Watch attacca: "Metodo italiano disumano"

La dura analisi della direttrice di Human Rights Watch per l'Europa e l'Asia centrale. La replica di Salvini: "Gli insulti dei buonisti di sinistra sono tutte medaglie"

Nave Aquarius (Ansa)

Nave Aquarius (Ansa)

Roma, 26 settembre 2018 - Dopo l'attacco del presidente Macron nuove critiche piovono sulla gestione italiana della questione migranti. Stavolta a parlare - anzi, a scrivere - è Judith Sunderland, direttrice di Human Rights Watch per l'Europa e l'Asia centrale."L'approccio disumano dell'attuale governo italiano ai rifugiati e migranti ha toccato ancora una volta il fondo", si legge in un articolo a firma della ricercatrice sulla vicenda Aquarius 2 e sulle presunte pressioni di Roma su Panama perché togliesse alla nave di Medici senza frontiere e Sos Méditerranée la sua bandiera. Sunderland ce l'ha anche con il decreto sicurezza e immigrazione di Matteo Salvini che punterebbe a "prevenire i soccorsi in mare e punire i sopravvissuti a terra".

Immediata la replica del vicepremier.  "L'Italia ha accolto negli ultimi anni 700mila immigrati da tutto il mondo, eppure continuiamo a subire lezioncine non richieste sull'accoglienza - incalza il ministro dell'Interno, difendendo il suo provvedimento che ieri peraltro ha incassato il placet dell'Unione Europea -. Secondo la signora Judith Sunderland, avrei addirittura un approccio disumano. Secondo me, invece, a essere disumani sono gli scafisti. Gli insulti dei buonisti di sinistra sono tutte medaglie".

Salvini risponde anche a Emmanuel Macron, che ieri ha parlato di "crisi tra l'Italia e l'Europa" spiegando di aver detto no all'attracco di Aquarius ' per "proteggere il diritto internazionale dalle provocazioni politiche". Il leghista rimanda al mittente anche le "lezioni di diritto o di umanità" del capo dell'Eliseo, che "negli ultimi mesi ha blindato le frontiere, ha respinto più di 50mila immigrati, soprattutto donne e bambini".

Intanto dal Mediterraneo arrivano notizie drammatiche. Ieri la marina del Marocco ha sparato contro un barcone che non si è fermato all'altolà. Ne ha fatto le spese una marocchina, morta a soli 20 anni. Studiava legge.  

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