Domenica 5 Maggio 2024

Notre Dame, privilegiata la pista dell'incidente. Macron: "Restauro in 5 anni"

Aperta un'inchiesta per "danneggiamento colposo". Donazioni record da Francois Pinault e dal gruppo Lvmh. Salvo il gallo della guglia che contiene le replique di Saint-Denis e Sainte-Geneviève

La cattedrale di Notre Dame dopo l'incendio (Ansa)

La cattedrale di Notre Dame dopo l'incendio (Ansa)

Parigi, 16 aprile 2019 - Parigi trafitta al cuore. L'incendio è stato domato ma la Cattedrale di Notre Dame è stata orribilmente sfregiata: sono crollati il tetto e la guglia di 45 metri, però la struttura principale ha retto. Anche il rosone Nord sembra aver tenuto e il presidente Emmanuel Macron promette una ricostruzione in tempi record: "entro 5 anni" e "ancora più bella". Un restauro che potrà contare su una cifra record vista la gara di solidarietà che è immediatamente scattata per reperire i fondi. E mentre ci si interroga su "come resisterà la struttura" rimasta in piedi e proseguono le indagini per capire cosa abbia scatenato il violento rogo, arriva la notizia del miracoloso ritrovamento del gallo in bronzo che sovrastava la guglia crollata. L'opera dell'architetto Viollet-le-Duc, recuperata tra le macerie, contiene al suo interno un frammento della Corona di spine nonché le reliquie di Saint-Denis e Sainte-Geneviève.

Notre Dame, le donazioni per la ricostruzione già oltre 600 milioni di euro

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Struttura della cattedrale instabile, ma opere salve

"La struttura principale è salva ma resta una grossa instabilità, la situazione è ancora precaria": a descrivere in questi termini le condizioni della Cattedrale, dopo il segretario di Stato dell'Interno, è anche il ministro della Cultura del governo di Parigi, Franck Riester, intervenendo su France Inter. "La notte scorsa, i due terzi del tetto sono bruciati, la guglia è crollata aprendo un buco nella volta, una parte del transetto è crollata".  Il ministro esprime cautela, dice di voler essere 'prudente' anche se si dice 'ottimista'. "Le due torri e le opere sono state messe al sicuro, in particolare il tesoro, grazie al coraggio dei vigili del fuoco di Parigi. Ma L'organo è stato chiaramente leso, i grandi dipinti teoricamente hanno subito danni a causa dell'acqua. Bisognerà restaurarli". 

STRUTTURA TIENE BENE - La struttura della Cattedrale "tiene bene" ma "sono state identificate alcune vulnerabilità" nell'edificio, "in particolare a livello della volta e di un timpano del transetto nord, che devono essere messi in sicurezza", il che ha portato alla "evacuazione di cinque immobili vicini". Rende noto il sottosegretario francese all'Interno, Laurent Nuñez. Il salvataggio di Notre Dame de Paris si è "giocato in un quarto d'ora" o al massimo in "mezz'ora", ha aggiunto il sottosegretario.

TESORO SALVO - Tutte le opere d'arte presenti all'interno della Cattedrale sono state salvate e trasferite nella notte all'Hotel de Ville, la sede del comune cittadino. Saranno portate al Louvre già oggi o mercoledì secondo quanto riferito dall'emittente Bfmtv.

Notre Dame, si indaga sulle cause dell'incendio

La Procura di Parigi ha aperto un'inchiesta per "danneggiamento colposo". Secondo una fonte citata da Le Figaro, gli investigatori stanno concentrando la loro attenzione sulla possibilità che l'incendio si sia sviluppato accidentalmente dalle impalcature per i lavori di ristrutturazione sul tetto della cattedrale. Nella notte, gli operai che lavoravano al restauro della cattedrale sono stati "ascoltati dagli investigatori", ha riferito l'ufficio del pubblico ministero. Attualmente non vi sono indicazioni che vadano "in direzione di un atto volontario" rende noto poi il procuratore di Parigi, Rémy Heitz. Il procuratore ha inoltre riferito che ai restauri stavano partecipando "cinque società" e che stamani sono iniziati gli interrogatori dei dipendenti di queste aziende. Ieri, nel cantiere della cattedrale, erano presenti "quindici operai". In questa fase dell'indagine, ha detto il procuratore, viene privilegiata la pista dell'incidente. Ma se Le Parisien evoca la possibilità che il fuoco possa essere partito da un lavoro di saldatura, Le Monde smentisce citando il capo dei Monumenti Storici incaricato del restauro della guglia, Francois Chatillon, secondo cui "i lavori non erano ancora cominciati", quindi "l'ipotesi di un punto caldo (saldatura) non è dunque quella giusta".

"SOCCORSI AL SECONDO ALLARME" - Il procuratore di Parigi Heitz ha spiegato che ieri "c'è stata una prima allerta alle ore 18:20, seguita da un sopralluogo per sedare i dubbi", durante il quale però non è stato riscontrato nulla di anomalo. Heitz ha aggiunto che c'è stata poi una "seconda allerta alle 18:43. A quel punto, il fuoco è stato riscontrato al livello della struttura. Nel frattempo - ha concluso - la chiesa era stata evacuata perché una messa era cominciata poco prima".

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Reazione, appelli, donazioni

MACRON: RICOSTRUZIONE IN 5 ANNI - Nel suo discorso ai francesi il presidente Macron ha voluto mostrare ottimismo. "Siamo un popolo di costruttori, ricostruiremo la cattedrale entro cinque anni e sarà anche più bella", ha detto. "Spetta a noi assicurare la continuità di questo simbolo della nazione, questa la nostra responsabilità oggi, dobbiamo agire collettivamente in modo tale che la politica faccia la differenza", ha aggiunto lanciando poi un appello all'unità. "Dobbiamo usare la catastrofe come occasione per unirci - ha continuato il capo dell'Eliseo -. Diventeremo migliori di quel che eravamo", avendo messo in piedi "un progetto umano, che riguarda uomini e donne". "Mi rivolgo a tutte le persone che amano Parigi - ha concluso - condivido il vostro dolore e la vostra speranza: riusciremo nell'impresa. 

IL PAPA IN PREGHIERA - “Il Papa è vicino alla Francia, prega per i cattolici francesi e per la popolazione parigina sotto lo shock del terribile incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame. Assicura le sue preghiere per tutti coloro che cercano di far fronte a questa drammatica situazione”. Questo il tweet in mattinata del direttore della Sala Stampa vaticana Alessandro Gisotti. Papa Francesco inoltre ha scritto un telegramma all'arcivescovo di Parigi, mons. Michel Aupetit. "Mi associo alla tua tristezza, così come a quella dei fedeli della tua diocesi, degli abitanti di Parigi e di tutti i francesi" ha scritto il Pontefice auspicando che la cattedrale "possa ridiventare, grazie al lavoro di ricostruzione e alla mobilitazione di tutti, splendido scrigno nel cuore della città, segno della fede", "patrimonio architettonico e spirituale di Parigi, della Francia e dell'umanità". "Oggi ci uniamo in preghiera con il popolo francese, mentre aspettiamo che il dolore per il grave danno si trasformi in speranza con la ricostruzione. Santa Maria, Nostra Signora, prega per noi" ha anche scritto in un tweet il Papa. E nel pomeriggio il presidente francese Emmanuel Macron parlerà con il Pontefice riferiscono dall'Eliseo.

APPELLO DEI MUSULMANI - Il Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm) e il rettore della moschea di Lione hanno lanciato un appello ai musulmani di Francia a "manifestare la loro solidarietà" e a "partecipare allo sforzo di finanziare" la ricostruzione. Il Cfcm esprime inoltre la sua "immensa tristezza" e la sua "solidarietà e fraternità ai cristiani del mondo intero". La cattedrale è il "simbolo del cristianesimo, luogo di culto del cattolicesimo, gioiello di Parigi, cuore della storia di Francia e patrimonio dell'umanità", afferma il Cfcm .

La gaffe di Trump

DONAZIONI RECORD - Dopo il miliardario, Francois Pinault che ha donato 100 milioni di euro per la ricostruzione, scende in campo l'altro gigante mondiale del lusso, il gruppo Lvmh, che controlla tra gli altri Fendi e Bulgari. Il propietario Bernard Arnaud ha annunciato un contributo-record di 200 milioni di euro per aiutare la ricostruzione. Lvmh è una multinazionale a cui fanno capo decine di marchi tra i quali Christian Dior, Bulgari, DKNY, Fendi, Ce'line, Guerlain, Givenchy, Kenzo, Loro Piana e Louis Vuitton. Anche il gigante petrolifero francese Total ha annunciato una "donazione speciale" di 100 milioni di euro. Mentre l'Ile de France, la regione di Parigi, ha stanziato 10 milioni di euro. Si supera la soglia dei 600 milioni di euro, secondo un calcolo realizzato da Bfm-Tv, con la famiglia Bettencourt-Meyers, tra le più ricche di Francia, eredi del colosso L'Oréal, che ha annunciato un aiuto di 200 milioni, di cui 100 attraverso la fondazione Bettencourt Schueller. Anche re Amon N'Douffou V, sovrano del regno di Sanwi, nell'attuale Costa d'Avorio, ha annunciato aiuti economici per aiutare a ricostruire la cattedrale. Secondo 'Africa News', N'Douffou V avrebbe dormito "sonni agitati" a causa delle immagini dell'incendio. La cattedrale, ha spiegato il re, rappresenta un legame forte tra il regno e la Francia. 

"CAMPAGNA ELETTORALE SOSPESA" -  La République En Marche, il partito che fa capo al presidente francese Emmanuel Macron, ha annunciato la sospensione "sino a nuovo ordine" della campagna elettorale per le europee. A sua volta il partito Rassemblement national di Marine Le Pen ha annunciato "24 ore di tregua" alla luce del disastro. Anche i Républicains, la formazione di centrodestra, ha annullato una riunione a Nimes prevista per questa mattina nella quale era previsto l'intervento del capolista alle Europee, Francois-Xavier Bellamy, e del presidente del partito, Laurent Wauquiez.

La battaglia contro il fuoco per salvare Notre Dame

Prima si è vista una colonna di fumo poi sono arrivate le fiamme dalle 18 e 30 di lunedì mentre si stava celebrando la messa in uno dei luoghi simbolo della cristianità e monumento gotico patrimonio dell'Unesco. Solo verso le due di notte il rogo è stato dichiarato "completamente sotto controllo e parzialmente estinto". Il tutto sotto gli occhi inorriditi dei parigini e del mondo intero che ha seguito gli sviluppi con trepidazione. Il presidente Francese Emmanuel Macron ha sottolineato come il peggio sia stato evitato ma come la battaglia "non sia ancora del tutto vinta". Ha lodato il coraggio e la professionalità dei vigili del fuoco, almeno 400, e lanciato una campagna di raccolta fondi internazionale. Sedici statue si sono salvate per miracolo: erano state rimosse dalla guglia solo l'11 aprile scorso per essere ristrutturate. Messaggi di solidarietà sono arrivati da tutto il mondo.  "La tragedia che si è svolta questa notte a Parigi è un dolore nel cuore dei russi" le parole presidente russo Vladimir Putin. Solo l'Isis ha esultato, stando a quanto scrive il sito di Intelligence Site.