Domenica 28 Aprile 2024

San Diego, sparatoria in sinagoga. Bimba ferita era sfuggita ai razzi di Hamas in Israele

Il 19enne John Earnest ha fatto fuoco sui fedeli durante la Pasqua ebraica

Sparatoria in una sinagoga vicino a San Diego (Lapresse)

Sparatoria in una sinagoga vicino a San Diego (Lapresse)

San Diego, 28 aprile 2019 - La bambina di otto anni e lo zio, feriti ieri nella sparatoria della sinagoga di San Diego, si erano trasferiti negli Stati Uniti per sfuggire agli attacchi di Hamas, dopo che la loro casa in Israele era stata colpita da razzi palestinesi. 

Ieri a Poway, un sobborgo di San Diego, in California, il 19enne John Earnest è entrato nel tempio ebraico uccidendo una persona e ferendone altre tre. A perdere la vita, nell'ultimo giorno della Pasqua ebraica, è stata una donna di 60 anni, Gilbert Kaye. Feriti Noya Dahan, 8 anni, suo zio Almog Peretz di 31 anni, e il rabbino Yisroel Goldstein.

Earnest, che prima del suo blitz aveva pubblicato online un manifesto in cui si descriveva come "suprematista bianco" e "anti semita", e in cui annunciava di voler uccidere degli ebrei, è stato affrontato da un agente della polizia di confine, che era fuori servizio e si trovava nella sinagoga.

Il 19enne, ha reso noto lo sceriffo William Gore, aveva un fucile d'assalto, che fortunatamente si è inceppato, evitando una strage di maggiori proporzioni. L'agente ha quindi sparato contro Earnest mentre questi si dava alla fuga, ma l'ha mancato colpendo però la macchina con la quale il killer si stava allontanando. 

David Nislet, capo della polizia di San Diego, ha poi aggiunto che è stato lo stesso Earnest,  sentendosi braccato, a chiamare la polizia per dire dove si trovava. Lo ha intercettato un agente che era diretto verso la sinagoga, il sospetto è sceso dal veicolo con le mani alzate. All'interno della macchina c'era il fucile d'assalto. 

Il 19enne, studente della California State university San Marcos, non ha precedenti penali, e non sembra aver legami con gruppi suprematisti bianchi. L'attacco al tempio ebraico arriva sei mesi esatti dopo l'attacco sinagoga dell'Albero della Vita a Pittsburgh del 27 ottobre scorso in cui persero la vita 11 persone, uccise da un suprematista bianco, Robert Bowers.

Anche Rita Katz, la responsabile del sito specializzato Site, che monitora il web e i social media, ha scritto che il diciannovenne è un suprematista bianco. A provarlo alcune lettere in cui denuncia il suo odio verso gli ebrei e altre persone. Il ragazzo si sarebbe ispirato a Brenton Tarrant, l'uomo che ha fatto una strage in una moschea e in un centro islamico di Christchurch, in Nuova Zelanda.

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu,  ha inviato condoglianze ai familiari della donna uccisa e auguri di guarigione ai feriti: "E' un colpo inferto al cuore del popolo ebraico. La comunità internazionale deve rafforzare gli sforzi nella lotta all' antisemitismo»".