Domenica 28 Aprile 2024

Trump: "Stiamo costruendo un'America forte e sicura"

Il primo discorso sullo Stato dell'Unione: "Questo è il nostro nuovo momento americano". La replica del dem Joe Kennedy VIDEOCOMMENTO Trump non unisce l'America - di G.PIOLI

Il presidente Donald Trump durante il discorso sullo Stato dell'Unione

Il presidente Donald Trump durante il discorso sullo Stato dell'Unione

Washington, 31 gennaio 2018. - E' il discorso più twittato della storia il primo fatto da Donald Trump sullo Stato dell'Unione, durato un'ora e venti minuti. "Insieme stiamo costruendo un'America sicura, forte e orgogliosa", ha detto il presidente Usa. "Questo è il nuovo momento americano. Non c'è mai stato un momento migliore per vivere il sogno americano", ha dichiarato il presidente riecheggiando una frase già pronunciata Hillary Clinton. Ha teso la mano ai democratici invitandola ad unirsi a lui per approvare la riforma dell'immigrazione e la ricostruzione delle infrastrutture di cui il Paese ha tanto bisogno. Ha definito "depravato" il regime nordcoreano e "corrotta" la dittatura iraniana, chiedendo il riarmo nucleare come deterrente contro le aggressioni. Non ha menzionato le indagini sul Russiagate ma ha esaltato i successi della sua amministrazione e annunciato che Guantanamo resterà aperta.

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IL DISARMO NUCLEARE - "Sarebbe bello" ma il momento del disarmo nucleare, "non è ancora arrivato". Così Trump ha sottolineato la necessità per l'America di avere un arsenale nucleare "forte e potente". "Mosca e Pechino stanno minacciando la nostra economia, i nostri interessi e i nostri valori. Per questo - ha ammonito - dobbiamo rendere più forti le nostre forze armate".

USA CON POPOLO IRANIANO - "Quando il popolo iraniano ha protestato contro i crimini della loro corrotta dittatura non sono rimasto in silenzio. L'America sta con il popolo iraniano e la sua coraggiosa lotta per la libertà", ha annunciato il presidente, reclamando la necessità di rivedere "il terribile accordo nucleare".

MANO TESA AI DEMOCRATICI - "Questa sera chiedo a tutti noi di accantonare le differenze per cercare punti in comune che consentano di arrivare all'unità", ha dichiarato Trump tra gli applausi scroscianti dei repubblicani mentre i democratici sono rimasti impassibili.

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LA RIFORMA SULL'IMMIGRAZIONE - "Per 30 anni Washington ha tentato e fallito nel risolvere questo problema. Questo Congresso può finalmente riuscirci". Così Trump ha sfoggiato ottimismo sulla riforma dell'immigrazione indicando i quattro pilastri su cui dovra' fondarsi: la legalizzazione dei dreamers, il finanziamento del muro, la fine della lotteria per i permessi di soggiorno e l'apertura solo ai parenti stretti degli immigrati legali.

RIFORMA FISCALE - "Come promesso al popolo americano da questo stesso podio 11 mesi fa, abbiamo attuato i più imponenti tagli alle tasse della storia", ha sottolineato il presidente, ricordando come dall'approvazione della riforma fiscale "circa tre milioni di lavoratori hanno già ottenuto bonus, molti dei quali per migliaia di dollari" mentre "Apple ha annunciato che investirà 350 miliardi di dollari in America". "Le aziende stanno tornando negli Usa, vogliono stare dove c'è l'azione, ha insistito il presidente, citando Fca che sposterà la produzione dal Messico in Michigan. La disoccupazione è ai minimi da 45 anni e quella tra gli afro-americani e gli ispanici è al record minimo.

LA GUERRA CONTRO L'ENERGIA 'MADE IN USA' - "Abbiamo posto fine alla guerra contro l'energia americana e abbiamo posto fine alla guerra contro il carbone pulito. Ora siamo esportatori di energia nel mondo", ha dichiarato Trump rivendicando un risultato che già apparteneva al suo predecessore Barack Obama.

GUANTANAMO - Il presidente ha scelto il giorno del suo discorso sullo Stato dell'Unione per annunciare che la prigione di Guantanamo resterà aperta. Il precedessore Barack Obama aveva promesso di chiudere il carcere controverso per il trattamento dei prigionieri, terroristi e nemici dello stato. "I terroristi non sono semplici criminali - ha ammonito Trump - sono combattenti nemici illegali".

TAGLIO PREZZI FARMACI - I prezzi dei farmaci "scenderanno in modo consistente", ha assicurato Trump, chiedendo poi al Congresso di dare il via libera a cure sperimentali per i malati terminali.

LA RISPOSTA DI JOE KENNEDY - "I bulli possono colpire, lasciare il segno" ma non vinceranno. E' stata la risposta dei democratici affidata al 37enne Joe Kennedy, rampollo considerato il nuovo astro nascente della politica. Ha parlato da un garage del Massachusetts, senza cravatta e senza menzionare mai direttamente Trump. E se il presidente non ha accennato al Russiagate, Kennedy ha detto che la Russia "è immersa" nella democrazia Usa" e che questa amministrazione ha tradito gli ideali americani. "Non è giusto. Non rappresenta ciò che siamo", è stata la frase più applaudita di Kennedy.

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