Josè Saramago con la seconda moglie, Pilar Del Rio
Lisbona, 3 luglio 2018 - E' rimasto dimenticato per anni, poi Pilar del Rio, vedova dello scrittore Premio Nobel Josè Saramago ha 'svelato' che esiste un sesto volume dei "Quaderni di Lanzarote", il diario Saramago scrisse di se stesso, dell'amore per la moglie, dei propri libri e dei libri degli altri. "Credevo che fosse stato pubblicato tutto, di lui. Restai perplessa quando vidi che nessuno aveva avuto sentore dell'esistenza di questo libro", ha spiegato la donna, che guida la Fondazione Saramago (www.josesaramago.org).
Il volume dimenticato è contenuto in un file rimasto sepolto per vent'anni dal 1998, quando lo scrittore portoghese ricevette il Nobel, e per otto, da quando morì, nel 2010 all'età di 87 anni.
Era stato lo stesso Saramago, scherzando, vi fece un riferimento misterioso nel corso di una presentazione del quinto volume dei Quaderni: "Non mi piace pensare che qualcuno dica che non ho fatto nulla nell'anno in cui ho ottenuto qualcosa di importante". E infatti il sesto volume del diario fu scritto nel 1998, quando l'Accademia di Svezia assegnò il premio all'autore di "Cecità" e altri capolavori, con la motivazione che "grazie a parabole sostenute dall'immaginazione, la compassione e l'ironia... ricostruisce e rende tangibile una realtà difficile da afferrare".
Il diario fu scritto, come spiega l'autore all'inizio "un romanzo con un personaggio solo", nell'isola delle Canarie dove Saramago si era trasferito nel 1993 in seguito alle polemiche suscitate in patria dal suo "Vangelo secondo Gesù Cristo". Il sesto volume dei Quaderni (editi in Italia da Einaudi) sarà pubblicato a ottobre in Spagna e in Portogallo.
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