Sabato 4 Maggio 2024

Governo, Bannon ad alzo zero: "Tolta la sovranità all'Italia, è disgustoso"

Il campione del'Alt Right. la destra radicale americana, già chief strategist di Donald Trump, attacca il Quirinale e il "partito di Davos", i poteri forti. E invita Lega e M5s, elogiati per il conttratto di governo, ad andare avanti assieme. "Fascista negare la volontà degli elettori italiani" Elezioni, la simulazione: "Alle urne un'alleanza M5S-Lega può fare cappotto" Spettro impeachment. Da Leone a Napolitano, i presidenti nel mirino

Steve Bannon a Roma (Ansa)

Steve Bannon a Roma (Ansa)

Roma, 28 maggio 2018 - Steve Bannon racconta che quando ha saputo che il governo Conte non sarebbe nato ha pensato: "L’hanno fatto".  E gli è salita la bile. "Le elites, i  liberal, i poteri forti – affonda il colpo –  sono democratici fino a che vincono, ma quando perdono non gli piace più così tanto la democrazia. Il voto italiano è stato chiarissimo, il 60% degli elettori italiani rivuole indietro il suo Paese, rivuole la sua sovranità. Ma questo gli viene negato. Ora, cosa è più antidemocratico, cosa è più fascista che negare la volontà del 60% degli elettori italiani?". Sempre all’attacco, ruvido, provocatorio per scelta, il sovranista Steve Bannon, il campione dell’Alt-Right, la destra estrema, fuori dagli schemi conservatori, alternativa ai repubblicani classici, fondatore di Breitbart news e poi chief strategist di Donald Trump, con il quale è entrato in rotta di collisione e dal quale è stato cacciato, attacca il Quirinale che si è fatto strumento del “partito di Davos“, che per lui significa i partito dell’estabilishment, dei poteri forti. "Non posso dire se si possa ipotizzare un impeachment del presidente Mattarella perché non conosco abbastanza la poltica e il diritto costituzionale italiani  – ammette – ma impedire la nascita del governo Conte è stato un atto di arroganza. Quello che è successo ha scioccato parecchia gente, parecchi cittadini, parecchi elettori. E questi elettori se ne ricorderanno quando si andrà nuovamente al voto. Se la mossa era mettere all’angolo i populisti, avrà un effetto opposto: avranno una valanga di voti". E Bannon sorride soddisfatto. 

Elezioni, la simulazione: "Alle urne un'alleanza M5S-Lega può fare cappotto"

Steve Bannon a Roma (Ansa)
Steve Bannon a Roma (Ansa)

Su quello che Di Maio e Salvini debbano fare adesso, Bannon ha pochi dubbi. "M5s e Lega devono continuare su questa strada. Se dovranno essere alleati formalmente o meno, lo decideranno loro, ma la strada giusta è quella del governo assieme. Berlusconi, che io considero un populista, un nazionalista, uno che ha messo in politica la sua esperienza personale, quindi un anticipatore di Donald Trump, ha fatto la scelta coraggiosa di mettersi da parte, quindi ha già fatto parecchio. Credo che potrà appoggiare questo governo dall’esterno, che come credo, dopo le prossime elezioni nascerà contando su una maggioranza nettissima". "Il partito di Davos, di Berlino, di Londra, di Wall Street – avverte però Bannon – vuole impedire un governo populista e nazionalista in Italia. E da qui alle prossime elezioni l’intensità degli attacchi, politici, giornalistici e finanziari aumenterà. ne vedremo delle belle. Ma per il partito di Davos sarà tutto inutile. Aver impedito la nascita del governo Conte è stato fatale, ha creato i prodromi della sua sconfitta".