Venerdì 3 Maggio 2024

Congresso famiglie, Salvini a Verona. Papa: "Bene sostanza, metodo sbagliato"

Il vicepremier: "Non sono qui per togliere diritti, ma un bimbo deve avere una mamma e un papà". Contromanifestazione nel pomeriggio, migliaia in corteo. Forza Nuova lancia referendum per abrogare la legge 194.

Matteo Salvini al Congresso delle Famiglie (Ansa)

Matteo Salvini al Congresso delle Famiglie (Ansa)

Verona, 30 marzo 2019 - Verona blindata per il secondo giorno del Congresso mondiale delle famiglie in attesa dell'arrivo, al palazzo della Gran Guardia, del fronte leghista. Nella giornata del vicepremier Matteo Salvini che è arrivato intorno alle 16 e interviene con i ministri leghisti Fontana e Bussetti, si registra anche una dichiarazione di Papa Francesco che ricalca quella del segretario di Stato Vaticano Parolin: "Bene la sostanza, ma metodo sbagliato”. Del resto, da relatori e organizzatori rispetto alle dichiarazioni choc di ieri su aborto e dintorni non c'è nessun passo indietro. Anzi arrivano applausi dalla platea per "il coraggio" mostrato in questi giorni e una proposta-provocazione del leader delle Chiese pentacostali Sandro Oliveri: "Tassiamo i single per aumentare i matrimoni". 

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SALVINI - Salvini viene accolto da qualche applauso dei sostenitori che hanno gridato "Matteo tieni duro", mentre da un'altra parte della piazza alcuni contestatori urlano "Vergogna" e intonavano "Bella ciao". Dal canto suo, il vicepremier chiarisce subito: "Non sono qui per togliere qualcosa a qualcuno, non si tocca niente a nessuno. La 194 non è in discussione". Ma "continuo a ritenere che un bimbo debba avere una mamma e un papà". E aggiunge: "Condivido quello che ha detto il Papa. Io bado alla sostanza, non alla forma". Tensioni con i 5 Stelle e frecciate a distanza con Di Maio. Sul palco anche Giorgia Meloni che cita Dio, patria e famiglia. Standing ovation per lei dentro, mentre fuori la aspettano urla e fischi. E la leader di Fratelli d'Italia risponde ballando. 

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FORZA NUOVA RESTA FUORI - In tarda mattinata, intanto, scoppia la polemica con Forza Nuova. Luca Castellini, responsabile Forza Nuova del Nord, croce celtica al collo, discute con gli organizzatori.  Nonostante sia accreditato è rimasto fuori dal convegno. Gli organizzatori la spiegano così: "Non sapevamo chi fosse. Non vogliamo che un partito strumentalizzi il nostro convegno". Il motivo è che Forza Nuova ha lanciato il comitato referendario per abrogare la 194 davanti alla Gran Guardia, chiedendo che la Lega si svegli su questi temi. 

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LA CONTROMANIFESTAZIONE - Intanto, in piazza Bra, il clima si scalda. Tra poliziotti in tenuta antissommossa iniziano ad arrivare i partecipanti della contromanifestazione di Non una di meno (VIDEO) con migliaia di persone ("Siamo 100mila", dicono gli organizzatori) da tutte le parti d'Italia. Tra gli outsider anche Maria Gandolfini, figlia del leader del Family day, che ha criticato le posizioni del padre, pasdaran anti aborto. Lo stesso Gandolfini ha ribattuto: "Vuol dire che non sono fascista". 

FEDRIGA - In mattinata ha infiammato il convegno il presidente leghista del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che chiede rispetto. "Perché fa così paura parlare di famiglia?", chiede. E ribatte la necessità di difendere i più deboli, cioè i bambini. Parole forti contro l'utero in affitto: "Dire no significa essere medioevale? No, significa essere civile". E attacca le femministe: “Pensano di utilizzare una donna come una fattrice", dice Fedriga. 

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M5S NON PARTECIPA - I 5 Stelle, come da prassi, non si mischieranno a nessuno dei due eventi. E tra cattolicesimo sovranista e manifestazione "arcobaleno" oggi sono stati a Roma per una manifestazione 'terza'  per annunciare nuove misure per i giovani. Non sono mancati altri eventi in giro per l'Italia (da Rousseau city lab a Genova con il guardasigilli Bonafede al redditour a Napoli con la ministra Lezzi) per offuscare la presenza salviniana del pomeriggio. Il sottosegretario alle Pari Opportunità, Vincenzo Spadafora, va oltre. E annuncia: il 17 maggio patrocinerò la manifestazione internazionale dei diritti Lgbt.  Una dichiarazione agli antipodi con i contenuti del Congresso di Verona che, ieri, ha rilanciato la famiglia naturale annunciando una "fusione" tra Pro vita e Generazione Famiglia che diventa Pro vita e famiglia. Il logo? Una famiglia stilizzata.