FABRIZIO RATIGLIA
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Governo, Gelmini a Salvini: "M5s incapace, lo avevamo detto"

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Mariastella Gelmini, capogruppo FI alla Camera, con Silvio Berlusconi (Ansa)

Mariastella Gelmini, capogruppo FI alla Camera, con Silvio Berlusconi (Ansa)

Roma, 16 maggio 2018 - Presidente Mariastella Gelmini, la trattativa Salvini-Di Maio per il governo è in stallo. Il fallimento è dietro l’angolo?

«Forza Italia, e lo ha dimostrato Berlusconi con il suo gesto di responsabilità, non fa il tifo per il fallimento di questo tentativo. La nostra stella polare è il bene del Paese, e pensiamo che per affrontare le emergenze serva al più presto un governo».

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Voi peraltro non vi siete mai fidati dei 5 Stelle...

«Avevamo avvertito l’amico Salvini. Il Movimento 5 Stelle in questa trattativa sta dimostrando tutta la sua superficialità, la sua palese incapacità. Di Maio smania per il potere, Grillo spara sentenze dai palchi del suo tour, Casaleggio agisce nell’ombra. Un vero e proprio caos».

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Quante possibilità assegna a un eventuale accordo?

«Non mi piace fare scommesse. Penso che sia interesse di Lega e M5S riuscire a chiudere un accordo. Salvini e Di Maio si sono esposti e hanno investito molto in questa trattativa. Una fumata nera sarebbe un fallimento per entrambi».

Salvini è a un bivio: andare avanti con i nuovi compagni di strada oppure andare al voto insieme a voi. Che cosa gli consigliate?

«Abbiamo dato il nostro via libera, ma sempre mettendo in cima alle nostre priorità l’unità della coalizione. Salvini faccia altrettanto e partecipi a un governo solo se prevale il buon senso del programma del centrodestra rispetto allo sforamento dei conti pubblici e al giustizialismo dei 5 Stelle».

Il capo dello Stato Sergio Mattarella (Imagoeconomica)
Il capo dello Stato Sergio Mattarella (Imagoeconomica)

Mattarella, a quanto sembra, è stato durissimo con Salvini sul programma. Ha ancora senso proseguire?

«Non commento i retroscena».

In ogni caso, secondo il Quirinale, servirebbe un premier autorevole che dia del tu alla Merkel. L’Italia può permettersi una figura di secondo piano a Palazzo Chigi?

«Il premier è una figura fondamentale per un governo. Io preferirei un presidente del Consiglio politico e francamente risulterebbe curioso il contrario. Sono girati i nomi di Sapelli, Conte, Tabellini, Cottarelli. Mi chiedo: che cosa avrebbero di diverso da Monti?».

Berlusconi oggi sarà a Sofia alla riunione del Ppe a rappresentare l’Italia al vertice dei Balcani. Non c’è un governo in vista del vertice Ue del 28 giugno, ma il Cav c’è sempre...

«Il nostro leader è sempre in prima linea: gli altri passano, lui c’è sempre. La sua autorevolezza è fondamentale per l’immagine internazionale del nostro Paese. Berlusconi ha più volte criticato questa Unione Europe ma l’ha sempre fatto da europeista convinto. Per il resto mi auguro che entro il 28 giugno l’Italia possa avere un governo e un premier».

È vero che Berlusconi e Salvini si sono visti ieri ad Arcore e che si sentono tutti i giorni?

«Al di là dell’incontro, Berlusconi e Salvini si sentono spesso, anche con la Meloni, e c’è piena sintonia tra i leader del centrodestra. Per tutti, ripeto, la priorità è l’unità e la coesione della coalizione».

Quanto ha pesato la sua riabilitazione in questo riavvicinamento?

«Non c’è mai stato un allontanamento. La riabilitazione è certamente una bella notizia per la democrazia italiana».

Forza Italia teme le elezioni?

«Assolutamente no. Siamo un partito vivace e in salute. E a maggior ragione con Berlusconi pienamente in campo il ritorno alle urne potrebbe essere un’opportunità. Crediamo comunque che rimandare il Paese al voto in estate sarebbe un errore».