Governo, l'attesa continua

Il presidente della Camera Roberto Fico spiega che il suo mandato è concluso e per di più con un esito positivo, ma la soluzione della crisi resta ancora lontana, appesa come è a due eventi che si verificheranno la prossima settimana, e che al momento svolgono la funzione di convitati di pietra in qualsiasi considerazione: le elezioni friuliane con il possibile “libera tutti” nel centrodestra, e la direzione Pd di mercoledì. Fino ad allora sarà una gigantesca melina, con buona pace del presidente Mattarella che le ha provate tutte ma che alla fine si sta rassegnando a concedere questo ulteriore extra-time. In ogni caso l’ottimismo di Fico circa un accordo Pd-Cinquestelle appare un po’ esagerato, e nel Pd il discorso è tutt’altro che chiuso. Renzi non ha cambiato idea, anzi, più passano le ore più l’ex segretario va convincendosi che l’intesa con i Cinquestelle, tanto più se con un governo guidato da Di Maio, si rivelerebbe una sorta di Watherloo nazarena. Ora il Pd e il M5S hanno cinque giorni davanti a loro per riflettere, e per soppesare pro e contro di una possibile intesa. Ma già lunedì, con le urne friulane chiuse, un paletto in questa discussione infinita potrebbe essere piantato. In attesa del secondo il 3 maggio.