Venerdì 19 Aprile 2024

Manovra, Mattarella: la Carta chiede conti in ordine. Salvini: me ne frego dell'Ue

Richiamo del presidente della Repubblica: "La Costituzione dispone la sostenibilità del debito pubblico". Il ministro dell'Interno: "Ma si può cambiare rotta". Di Maio: "Il capo dello Stato non si preoccupi"

Mattarella con i partecipanti all'iniziativa sulla Costituzione (Ansa)

Mattarella con i partecipanti all'iniziativa sulla Costituzione (Ansa)

Roma, 29 settembre 2018 - Richiamo di Sergio Mattarella alla necessità di assicurare la sostenibilità del debito pubblico e di avere i conti in ordine all'indomani del tonfo di Piazza Affari e del balzo in alto dello spread come conseguenza delle linee della manovra economica 2019. "Avere conti pubblici solidi e in ordine è una condizione indispensabile di sicurezza sociale, soprattutto per i giovani e per il loro futuro", dice infatti il presidente della Repubblica in occasione dell'incontro con i partecipanti all'iniziativa 'Viaggio in bicicletta intorno ai 70 anni della Costituzione Italiana'. E proprio a quest'ultima il capo dello Stato si appella, ricordando che "all'articolo 97 dispone che occorre assicurare l'equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico. Questo per tutelare i risparmi dei nostri concittadini, le risorse per le famiglie e per le imprese, per difendere le pensioni, per rendere possibili interventi sociali concreti ed efficaci".

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E Mattarella invoca "il gioco di squadra" per il nostro Paese creando un parallelismo con lo sport e il ciclismo. "Stiamo tutti insieme, dentro la Costituzione, dentro il nostro Paese, come comunità - prosegue il presidente della Repubblica - . E questa presenza di squadra è ciò che il nostro Paese deve costantemente rinverdire, recuperare, applicare e ritrovare in ogni circostanza". Poi, ritornando ancora una volta alla Carta costituente, il capo dello Stato ricorda infine che  "questo è il suo testo che rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia. Detta le regole della nostra convivenza e indica i criteri per i comportamenti e le decisioni importanti, come quelle da assumere in questi giorni", conclude facendo riferimento alle scelte economiche del Governo.

LA REPLICA DI SALVINI - Pronta arriva però anche la replica del vicepremier Matteo Salvini. "Stia tranquillo il Presidente, dopo anni di manovre economiche imposte dall'Europa che hanno fatto esplodere il debito pubblico (giunto ai suoi massimi storici) finalmente si cambia rotta e si scommette sul futuro e sulla crescita. Prima gli Italiani, dalle parole ai fatti!", dice il capo del Viminale, commentando le parole del capo dello Stato. "La Costituzione impedisce forse di cambiare la legge Fornero, di ridurre le tasse alle Partite Iva e alle imprese, di aumentare le pensioni di invalidita', di assumere migliaia di poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco e di aiutare i giovani a trovare un lavoro? Non mi pare", sottolinea ancora Salvini. "E' una manovra che investe su coloro che soldi non ne hanno: pensionati, giovani disoccupati - aggiunge il ministro dell'Interno -. Se a Bruxelles mi dicono che non lo posso fare me ne frego e lo faccio lo stesso". 

Alla festa della Lega a Latina poi Salvini si è detto "orgoglioso di questi primi cento giorni di governo" e ha ostentato "la massima serenità e il massimo rispetto" nei confronti di chi passa ai raggi X le misure dell'esecutivo. "Stiamo smettendo di governare il Paese da servi come ha fatto per anni la sinistra. La manovra economica stavolta la facciamo da Roma e per gli italiani". Dopo aver promesso che cambierà la legge Fornero, il vicepremier ha aggiunto "questo lo devono capire a Bruxelles, a Berlino e anche in qualche colle di Roma...". Il riferimento a Sergio Mattarella é stato accolto da fischi e 'buu' dalla folla. "Questo Paese tornerà a essere una potenza mondiale e i francesi e i tedeschi torneranno a guardarci con rispetto e ammirazione da lontano come é giusto che sia". E ha aggiunto: "Al governo ho trovato persone serie come M5S e Di Maio, certo la Lega é la Lega, siamo diversi, ma riconosco la coerenza dei compagni di viaggio, con cui abbiamo iniziato un'avventura che spero e credo ci porterà lontano".

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DI MAIO ALL'ATTACCO - Anche l'altro vicepremier, Luigi Di Maio, interviene per rispondere al monito del Quirinale. "Mattarella non deve preoccuparsi. Questa 'manovra del popolò ha proprio la finalità di creare le condizioni per poi poter ridurre questo debito", dice il ministro del Mise e del Lavoro in una nota. "Oltre 2300miliardi di euro di debito pubblico creato proprio dagli stessi che ora hanno pure la faccia di parlare - scrive ancora il capo politico del M5s -. Sono anni che si fanno manovre contro i cittadini a favore delle banche in deficit. Per una volta che il deficit lo si fa per dare ai più deboli, sono tutti pronti a criticare".  "Inoltre - aggiunge Di Maio - questo debito sarà ripagato dalla maggior crescita. E una task force di mani di forbici si dedicherà a tagliare dal bilancio tutte le spese inutili riducendo il debito. Abbiamo oltre il 60% di consenso nel Paese. Fatenevene una ragione, non governate voi e la volontà è del popolo non dei burocrati".

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BANKITALIA - Intanto per il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, "è troppo presto" "per dare valutazioni adesso che sono tecniche e non politiche". "Non sappiamo ancora abbastanza", dice intervenendo alle 'giornate economia Marcello De Cecco' a Lanciano, ma "non mancheremo di farlo nelle sedi istituzionali". Tuttavia Bankitalia - prosegue Visco - ha già fatto presente che "in Italia c'è bisogno di favorire gli investimenti pubblici e privati, contenere e ridurre il debito dello Stato", bisogna seguire "una traiettoria di riduzione del debito che non si può non avere". Il governatore ricorda quindi l'enorme massa di titoli di Stato che ogni anno il nostro Paese immette sul mercato: "Se mettiamo 400 miliardi all'anno bisogna che il mercato funzioni e sia trasparente: dobbiamo essere coscienti della fiducia che si trasmette nell'emettere debito a fronte delle attività". 

Ma il governatore di Bankitalia spiega anche che "il mercato non è composto da forze ignote che tramano nell'ombra". Piuttosto per Visco bisogna chiedersi "perchè sul mercato avvengono certe dinamiche e perchè il nostro debito pubblico è prezzato in maniera diversa dalla Germania e dalla Francia e ora anche dalla Spagna e dal Portogallo". Inoltre, prosegue, "non possiamo dare risposte autarchiche ai grandi cambiamenti mondiali, dobbiamo andare con gli altri, con scambio, dialogo e con una presenza istituzionale sui tavoli nei quali dibattiamo con la consapevolezza dei rapporti di forza".