Lunedì 29 Aprile 2024

Movimento 5 Stelle, Di Maio: "Al governo, senza di noi la legislatura non parte"

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Elezioni 2018. Di Maio saluta i suoi elettori dal predellino a Volla (Ansa)

Elezioni 2018. Di Maio saluta i suoi elettori dal predellino a Volla (Ansa)

Roma, 6 marzo 2018 - Festa per il leader M5S Luigi Di Maio a Pomigliano d'Arco dopo le elezioni 2018, che hanno visto il Movimento 5 Stelle imporsi come primo partito. "Abbiamo detto che siamo aperti a discutere dei Presidenti delle Camere - ha affermato dal palco -. Noi siamo aperti al dialogo con tutti, ma dovete venire a parlare con noi, altrimenti è un po' difficile trovare una maggioranza". 

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I complimenti. "Ho sentito tanti apprezzamenti da ambienti che non sono vicini a noi, che hanno detto 'mettiamoli alla prova'. Bene -dice - io accolgo senza polemica e senza fraintendimenti questi apprezzamenti, dobbiamo essere aperti, inclusivi". Quello di Di Maio è un chiaro riferimento alle parole arrivati, oggi, prima da Confindustria e poi da Sergio Marchionne nei riguardi del M5S.

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I motivi della vittoria. "Ha vinto chi è rimasto coerente in questi anni. Noi, arrivati in Parlamento, abbiamo rilanciato, e gli italiani ci hanno dato fiducia per andare al governo. E lo abbiamo fatto senza lobby alle spalle". E ancora: "Siamo i primi perché siamo stati in grado di ricucire il paese, eliminando la guerra tra poveri e cominciando a superare destra e sinistra. Qui si è fatta la storia al di là dei numeri delle percentuali, questa è stata la prima elezione post ideologica della nostra storia. L'Italia ha votato non per i partiti ma per evidenziare i problemi e quei problemi ora dovremmo risolverli. Ora è il momento di lavorare".

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Stoccata alla Lega. "Non siamo una forza territoriale, siamo inevitabilmente proiettati al governo di questo Paese, non come altri che sono forze politiche territoriali che stanno a oltre 15 punti da noi".

Replica alle critiche. "Tanti dicono che stiamo meglio. C'è una dittatura dell'ottimismo diffusa. Eppure i problemi sono irrisolti, la pressione fiscale, la burocrazia, il caos e il business dell'immigrazione". E attacca: "Molti commentatori vogliono dire che abbiamo vinto perché abbiamo promesso soldi senza far nulla. Voi ci avete sostenuto, e vi trattano come miserabili. Noi rivendichiamo diritti che sono nella nostra Costituzione ", ricorda il leader del movimento. "Agli analisti e ai commentatori dico 'sbagliate ancora'. E vi ritroverete il Movimento la prossima volta al 35-40%. Noi le questioni le risolveremo perché abbiamo le mani libere per fare le cose giuste e non per farci i selfie a Palazzo Chigi".