Roma, 27 settembre 2018 - C'è una data per le primarie del Pd. Non è ufficiale ma è la data che auspica Maurizio Martina. "Per me le primarie sono l'ultima domenica di gennaio (il 27 ndr)", ha detto il segretario del Partito Democratico a Porta a Porta. Martina resta vago sulla sua partecipazione alla corsa per la leadership. "Se mi candiderò? Darò una mano". Una cosa la farà "certamente": prima del voto "mi dimetterò".
Il segretario riconosce che è "una fase difficile per noi. Sono passati sei mesi (dalle elezioni politche ndr) e siamo ancora all'avvio". Ma "non credo alla fine del Pd", prosegue, e "non esiste un'alternativa a questo governo senza il Partito Democratico". Ci vuole, aggiunge, "un lavoro nuovo, una ripartenza. Anche cambiando le persone". Per questo ci sarà un congresso "prima delle Europee" e le primarie, che devono ricadere l'ultima domenica di gennaio. Ma il primo appuntamento è con la manifestazione di domenica, perché "serve un segnale partecipato, di chi non si rassegna a quello che stiamo vedendo".
"LA MANOVRA, UNA PRESA IN GIRO" - Intepellato sulla manovra, Martina parla di una "gigantesca presa in giro" di Lega e 5 Stelle rispetto alle promesse della campagna elettorale. Nella bozza della finanziaria ci sono "5 miliardi di tagli al sociale". Il segretario è critico soprattutto sulla cosiddetta 'pace fiscale': "Se Salvini propone condono a danno dei contribuenti onesti e a favore degli evasori io non ci sto perché sarebbe un provvedimento iniquo. Io davanti a un evasore ho prima di tutto necessita di tutelare il contribuente onesto". E poi, riferendosi al braccio di ferro interno all'esecutivo sul deficit: "Il governo sta giocando pericolosamente con i numeri. Pericolosamente non per i burocrati o per l'Europa, ma per le nostre famiglie".
NO A CONFRONTO CON I CINQUE STELLE - Per Martina i Cinque Stelle al governo sono "soggiogati allo schema di Salvini". Ma anche in caso di una rottura tra il Movimento e la Lega, "non credo che siano le condizioni", per un confronto, che pure "io ho cercato fino in fondo".