Lunedì 29 Aprile 2024

Milan, Salvini alla festa dei 50 anni della Curva Sud: "Io, indagato fra gli indagati"

Il vicepremier non è voluto mancare alle celebrazioni dei 50 anni della Curva Sud rossonera: "Ibrahimovic? Non abbiamo bisogno di un singolo, ma di un piano. Tutto bene con Gattuso". Sulla sentenza Uefa: "Troppo severa"

Matteo Salvini

Matteo Salvini

Milano, 16 dicembre 2018 - La Curva Sud del Milan compie oggi 50 anni: un compleanno festeggiato all'Arena Civica del capoluogo lombardo e al quale non è voluto mancare Matteo Salvini. Il vice premier non si è sottratto alle domande sulla società rossonera, in particolar modo riguardo alla sanzione della UEFA. "Il Milan è sempre nel cuore. Mi sembra che ci siano due pesi e due misure in Europa, a tutti i livelli. L'Europa non ama l'Italia e in questo caso le squadre italiane. Ma noi siamo più forti di tutto e di tutti - ha sottolineato il leader della Lega Nord - Ho cominciato a seguire il Milan quando era in serie B, figuriamoci se mi arrendo per una sentenza o per una sconfitta. Ricorso? Lascio deciderlo agli avvocati. Mi sembra evidente che qualcuno abbia speso centinai di milioni e che ci sia un accanimento particolare nei confronti del Milan e delle formazioni del nostro paese".

Il ministro si è concesso ai selfie con i supporter rossoneri. "Questi tifosi sono persone per bene, pacifiche, tranquille - ha detto -. Loro portano colore con un coro, un tamburo, una bandiera. La violenza poi è un'altra cosa". E quando i giornalisti gli hanno fatto presente che nella curva del Milan ci sono diversi indagati, ha risposto: "Io stesso sono indagato. Sono un indagato in mezzo ad altri indagati". 

GATTUSO E IL MERCATO - Salvini è poi intervenuto su vari temi disparati: dal rapporto con Rino Gattuso al mercato, passando per il rendimento di Gonzalo Higuain. "Ibrahimovic? La squadra non ha bisogno di un singolo, ma di un piano. Quello che in piccolo stiamo dando all'Italia. Gattuso? Con Rino tutto apposto. Lui fa l'allenatore e lo fa bene, io faccio il ministro e spero di farlo altrettanto bene - il pensiero del politico - L'eliminazione dall'Europa League? No, non l'ho ancora digerita. Higuain? Non so perché non stia rendendo, non sto sette giorni su sette con i giocatori. Sicuramente se entri in campo per non perdere, perdi. Mi aspetto un Milan che giochi per vincere. Mercato? Mi piacerebbe vedere una formazione sempre più italiana, ma non per nazionalismo o populismo, ma perché abbiamo tantissimi ragazzini che non hanno l'occasione per emergere".