Mercoledì 24 Aprile 2024

Inter, buu a San Siro, ma stavolta è stata festa

L'iniziativa dell'Inter ha convinto tutti: undicimila bambini per una grande festa

Una immagine di San Siro

Una immagine di San Siro

Milano, 20 gennaio 2019 - Non è stata una Inter scintillante in campo, ma sugli spalti, nonostante le sanzioni post buu razzisti a Koulibaly, è stata grande festa. E i buu anche ieri sera ci sono stati, ma di tutt'altro tenore rispetto a tre settimane fa. Merito dell'iniziativa dell'Inter che trasformato un incidente in una occasione. BROTHERS UNIVERSALLY UNITED - I buu l'Inter ha deciso di piazzarli in bella vista nelle zone centrali del Meazza, ma il significato è ben lontano da quelli pronunciati verso Koulibaly. Il motto Brothers Universally United esposto in un enorme striscione ieri sera, fratelli universalmente uniti, ha fatto centro, tanto che anche il Siviglia nelle ultime ore ha appoggiato e sostenuto l'iniziativa. La sconfitta al razzismo parte anche da questo, da una sanzione che può diventare una opportunità, come è successo all'Inter. Il buu non come accezione negativa, ma positiva. Da ora in avanti il mondo del calcio sa che esiste un secondo significato, più alto, di quello che fino a qui si è sempre visto. Un calcio al razzismo, un calcio ai buu ignoranti. UNDICIMILA BAMBINI - A corredo della splendida serata anche il tifo innocente e puro di undicimila bambini che hanno avuto l'opportunità di assistere alla sfida, teoricamente a porte chiuse. Una cornice splendida, in cui le nuove generazioni hanno potuto insegnare ai più grandi il rispetto e il tifo cancellando in una sola serata la parola razzismo. Padrone di casa Steven Zhang, il presidente che si è amabilmente concesso ad autografi e selfie con le nuove leve del tifo nerazzurro. Gli invitati, delle scuole calcio Inter e Csi, hanno reso unica e speciale una serata che non ha regalato il successo dei beniamini ma insegnato tanto allo sport più seguito d’Italia. Una partecipazione appassionata e pura, al grido di ‘chi non salta rossonero è’ ma con alla base un profondo rispetto per il nuovo motto di questo periodo, quel buu ieri sotto forma di fratelli universalmente uniti. Per una sera e per davvero il calcio italiano ha fatto da esempio a tutti gli altri. La speranza è che sia un piccolo passo verso una nuova e basilare cultura sportiva.