Libano, Caritas: “Profughi grande problema. Elezioni cambino faccia al Paese”

Atlante

Padre Paul Karam a InBlu, la radio della Cei: “Comunità internazionale ci aiuti e assicuri ritorno profughi in Siria”

intervista di Giorgia Bresciani per il programma ‘Atlante

Roma, 5 maggio 2018. “Uno dei grandi problemi del Libano è il grande numero dei profughi”. Lo ha detto il presidente della Caritas Libano, padre Paul Karam, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio della Cei, alla vigilia delle elezioni parlamentari nel Paese in programma domenica 6 maggio.
“Queste elezioni – ha aggiunto padre Karam – rappresentano per noi un momento di cambiamento per la vita sociale del Paese. Per nove anni non abbiamo esercitato il diritto democratico per l’elezione dei nuovi deputati. Queste elezioni devono cambiare la faccia del Libano ed essere di aiuto nella lotta alla corruzione. Come Chiesa e Caritas abbiamo il dovere di accogliere i profughi e aiutare i bisognosi ma è anche dovere dello Stato garantire l’organizzazione delle entrate e uscite dei profughi organizzando anche gli aiuti umanitari. La Comunità internazionale deve assicurare il ritorno dei profughi dal Libano in Siria. Il Libano è un piccolo Paese e da solo non può gestire questo grande problema. La Comunità internazionale aiuti il Libano. Anche il nuovo governo ha la responsabilità di varare nuove leggi che possano assicurare la dignità del popolo libanese e dei profughi”.
“Tanti siriani – ha concluso padre Karam – stanno prendendo il lavoro dei libanesi e in molti dunque restano senza lavoro. Tutto questo tocca la vita sociale. Ci sono tanti problemi di salute tra i profughi e gli stessi libanesi. Abbiamo anche notato che c’è un aumento della povertà. Prima il 9% della popolazione era senza lavoro e l’8% sotto la soglia di povertà. Nel 2018 circa il 38% è senza lavoro e il 36% è sotto la soglia di povertà”.