Pa, Bongiorno a InBlu Radio: “Turnover ? Non assumo per i voti”

PIAZZA INBLU

Il ministro della Pubblica amministrazione a InBlu Radio: “Non voglio rottamare i vecchi ma serve ricambio generazionale. Non mi aspettavo di trovare persone che lavorano con il cuore”

intervista di Chiara Placenti:

Roma 17 settembre 2018. “Vorrei cercare di valorizzare i dipendenti che già lavorano nella Pa e poi effettuare anche una bella operazione di ricambio generazionale. Sbloccare turnover ? Credo proprio di sì. A me non interessa assumere qualcuno tanto per assumere. Non ho l’ambizione di assumere per avere poi il tornaconto di voti”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei.
“Credo che tutti sappiano – ha aggiunto il ministro Bongiorno – che ho un’esperienza professionale fuori dalla politica e tornerò al mio lavoro. Non ho nella testa di prendere voti con le assunzioni”.
“Con il blocco del turnover – ha proseguito la Bongiorno – di fatto non sono entrati i giovani e quindi abbiamo avuto una Pa con lo stesso personale. L’ultimo blocco è stato del 25% cioè ne uscivano 100 ed entravano 25. Faremo entrare nuovo personale dove è necessario. Penso ai tecnici, agli ingegneri, alla digitalizzazione che è un altro settore completamente trascurato. Gli ingressi saranno assolutamente mirati. Non faccio una questione di rottamazione dei vecchi però ci dobbiamo rendere conto che i giovani hanno una formazione diversa, hanno voglia d’iniziare ed entusiasmo. Per cambio generazionale non intendo l’addio ai vecchi ma l’ingresso dei giovani. E allo stesso tempo avere la possibilità di avere questa mentalità diversa accompagnata dall’esperienza degli altri”.
“Ciò che mi spaventa – ha sottolineato il ministro – è che comunque è necessario uno sforzo enorme per cambiare qualcosa. Mi sto trovando un’eredità molto pesante. Per fare questo non ci vorranno due o tre ritocchini ma ci vorrà un impegno significativo. Alcune cose fatte dalla Madia mi sono piaciute tante altre no. Ad esempio il fatto che il precedente ministro sia intervenuto sulla materia disciplinare ampliando l’ipotesi di licenziamento è una misura che va benissimo. E’ chiaro però che bisogna anche prevenire il licenziamento ecco perchè ho voluto completare questa misura con le impronte digitali”.
“Al mio dipartimento – ha concluso la Bongiorno – ho trovato persone molto competenti, temevo invece che nel Pubblico non trovassi un tipo di collaborazione all’altezza. Questo proprio perchè spesso si ha un pregiudizio nei confronti della Pa. Questa esperienza mi ha insegnato che non è vero che avere il posto assicurato fa sì che non ci si metta il cuore. Ho visto persone metterci il cuore e non mi immaginavo di trovarle”.