“Noi di Forza Italia, che siamo stati sempre dei guerrieri e in prima linea, adesso dobbiamo essere uniti, così come siamo, in un partito che ha tantissime risorse come il nostro e dobbiamo essere uniti a sostegno di Berlusconi. Sono stanca di leggere sui giornali le interviste all’insegna del benaltrismo da parte di chi ha preso i voti da Forza Italia, siede in consiglio regionale e si candida alle europee in un altro partito. Non so come si possa alzare la mattina e guardarsi allo specchio, sapendo che i suoi voti sono quelli di Forza Italia! E sono stanca di leggere lezioni sui giornali da parte di chi oggi si è tenuto fuori, perché chi si chiama fuori dinanzi a un uomo che si candida nell’interesse dell’Italia dopo essere stato espulso ingiustamente dal Parlamento per la lettura retroattiva di una legge, è indegno di questo partito, un ingrato, è un traditore che va isolato!”. Lo ha detto Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, durante il suo intervento all’incontro “Mettiamo in cantiere la crescita”, organizzato dal movimento azzurro a Milano, nel quale è stato presentato il Manifesto delle infrastrutture di Forza Italia. “Ognuno può avere antipatia per qualcuno, per la Gelmini o per chiunque, ma tutti noi abbiamo avuto da Berlusconi qualcosa e spesso anche più di qualcosa. E per rispetto verso noi stessi, per la nostra storia, per il nostro partito, dobbiamo capire bene che questa non è la stagione della tiepidezza o del benaltrismo, ma di persone coraggiose, leali e con la schiena dritta che ci mettono la faccia! Ringrazio tutti quelli che lavorano, alla faccia delle seconde e delle terze gambe, perché è bene ricordare che chi è per il sovranismo, il populismo, l’isolazionismo, vota direttamente Salvini e non coloro che giocano a essere il cugino o un parente di Salvini. La scelta politica è un’altra. Il centrodestra esiste perché lo ha fondato Berlusconi, altrimenti non esisterebbe, ed è l’unica alternativa, da una parte, al congresso permanente del Pd che vola verso assise, congressi, primarie – una roba tutta interna e un poco da psicanalisi – e, dall’altra, alla Lega. Io cerco sempre, da lombarda, di non attaccare la Lega pensando a chi siede in consiglio regionale e al nostro buon governo regionale, ma non si può non pensare che il reddito di cittadinanza, voluto da Di Maio con una certa coerenza, alla fine lo vota anche la Lega e che la Lega ad oggi non ha ancora portato a casa l’autonomia…Io sono fiduciosa perché vedo un Berlusconi stracarico e determinato a scendere in campo, ma non deve scendere in campo da solo, perché ci siamo noi a sostenerlo! Viva la Lombardia viva Forza Italia viva il presidente Berlusconi”.

Print Friendly, PDF & Email