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Torna al Majorana “Facciamo un pacco alla camorra”

L'iniziative della Domus Mea parla agli studenti

LATINA – Torna al Majorana anche quest’anno grazie all’associazione Domus Mea di Latina, l’iniziativa “Facciamo un pacco alla camorra”. Dalle 9 alle 11 nel liceo scientifico, in questi giorni in agitazione per l’alternanza scuola lavoro, gli attivisti della Nuova cooperazione organizzata, parleranno ai ragazzi della criminalità organizzata, delle sue forme e della lotta condotta ogni giorno per contrastarla.

“Nel pacco alla camorra ci sono prodotti realizzati sui terreni confiscati alla criminalità organizzata – spiega la presidente della Domus mea Laura Perazzotti – la vendita in occasione del Natale è il nostro modo per contribuire a questa causa”.

DOMUS MEA – L’associazione nasce nel 1985 è attualmente attiva presso il liceo scientifico Majorana ed è impegnata in progetti di vario genere che spaziano dall’impegno ambientalista, alla formazione, al sociale. Ci sono progetti, come quelli per l’ambiente, che non hanno tempo e accompagnano l’associazione da molti anni ormai. Mentre altri progetti nascono e si sviluppano in rapporto al contesto sociale e rispondono ad esigenze che il territorio stesso richiede. L’associazione, grazie all’impegno delle persone che ne fanno parte, riesce a dare il suo contributo in vari settori.

FACCIAMO UN PACCO ALLA CAMORRA – “Facciamo un pacco alla camorra”, è un’iniziativa che promuove il territorio, valorizzando e rafforzando quelle esperienze che, oltre a produrre beni e servizi in ambito agro-alimentare, utilizzano beni confiscati e svolgono un’attività sociale, attraverso l’inserimento lavorativo in azienda o il recupero terapeutico di soggetti socialmente deboli e svantaggiati. L’iniziativa, giunta alla sua settima edizione, rappresenta l’espressione concreta di “Una Sfida di Qualità” che si sta portando avanti a partire dal territorio campano. Una sfida che oggi diventa ancora più tangibile grazie al progetto “La R.E.S. Rete di Economia Sociale”. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione con il Sud, si pone l’obiettivo di rendere sostenibili i percorsi di economia sociale sui beni confiscati attraverso l’implementazione di tre principali filiere di economia sociale (Agroalimentare, della Comunicazione Sociale e del Turismo Responsabile).

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