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MONDO

Nuova polemica

Sefcovic si candida a presidente Commissione Ue. E attacca Salvini: "Siamo tutti preoccupati"

La replica del vicepremier: "Ennesimo attacco all'Italia, gli euroburocrati dovrebbero tacere"

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Nuovo scontro tra Matteo Salvini e un esponente politico dell'Unione europea. Questa volta si tratta del vicepresidente della Commissione Ue, Maros Sefcovic, che ha appena annunciato la sua candidatura alla presidenza della Commissione alle elezioni del 2019. "Siamo tutti preoccupati", commenta Sefcovic, in una dichiarazione all'ANSA, la situazione politica in Italia e l'affermazione della Lega di Matteo Salvini. "Sono stato molte volte in Italia e sono sempre rimasto impressionato di quanto questo grande ed importante Paese europeo sia onestamente pro-Ue", ha sottolineato Sefcovic. "Per noi - ha insistito - è davvero una situazione nuova. Dobbiamo assicurarci che in futuro l'Italia torni a essere di nuovo il grande Paese del G7 fortemente pro-Ue". 

"Liberarci della mentalità da filo spinato" 
"Dobbiamo liberarci delle recinzioni di filo spinato nelle nostre menti", spiega lo slovacco alla conferenza stampa dove ha annunciato la sua candidatura per diventare capolista del Gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D) e mirare alla presidenza dell'Esecutivo Ue.. Sefcovic ha parlato del "senso di incertezza e di una certa nostalgia del passato", precisando che "le istituzioni sono messe in discussione". Poi ha messo in guardia contro le "false promesse", additando "i populisti", e le ideologie "xenofobe" che "sfruttano le paure della gente". La "nostra responsabilità come politici è capire come rispondere a tutto questo". Nell'Unione del futuro si dovrà "aumentare il senso di stabilità e di sicurezza, ma anche il senso di appartenenza all'idea europea", con i valori di "libertà e giustizia, combattendo contro le discriminazioni, sradicando la povertà nell'Ue e nel mondo, ma anche proteggere il pianeta". Per questo "nel mio programma miriamo ad un'Europa più forte, verde, che mostri solidarietà, mettendo uno stop ai discorsi "tra nord-sud, est-ovest, costruendo ponti fra città e periferie e dobbiamo combattere e liberarci delle recinzioni di filo spinato nelle nostre menti".

Salvini a Sefcovic: euroburocrati dovrebbero tacere
Dura la replica di Matteo Salvini: "Ennesimo attacco dell'Europa all'Italia, alla Lega e al governo. Adesso si interessano a noi ma per anni gli euroburocrati hanno ignorato le richieste d'aiuto del nostro Paese per fermare gli sbarchi e ci hanno rifilato 700mila immigrati. Farebbero meglio a chiedere scusa e a tacere" dice il vicepremier e ministro dell'Interno.