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Dirigenti indagati, opposizioni scatenate

24 febbraio 2019 | 14:19
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Dirigenti indagati, opposizioni scatenate

Salati: “Una spaccatura così profonda nella sinistra reggiana non si era mai vista”. Melato: “I reggiani devono sapere a quali giochi di potere si riferisce il vicesindaco Sassi”. La Rubertelli: “Il clima descritto dal vicesindaco è la punta dell’iceberg di un malessere crescente che cova all’interno della macchina comunale da tempo”

REGGIO EMILIA – “Quanto sta accadendo in Comune a Reggio ha dell’incredibile, incredibile per il numero elevato di dirigenti indagati, ma incredibile soprattutto perché vede il vicesindaco prendere le distanze dai dirigenti mentre il sindaco, che ha la moglie coinvolta, li difende. Una spaccatura così profonda nella sinistra reggiana non si era mai vista. Noi aspettiamo l’esito delle indagini, seppur la vicenda sia grave. La differenza tra noi e il Pd la farà la proposta elettorale, dalla tangenziale nord, alla lotta al degrado, alle case popolari ai reggiani”.

Lo scrive il candidato sindaco del centrodestra, Roberto Salati, relativamente alla vicenda che vede indagati 18 dirigenti del Comune di Reggio, a vario titolo, per falso ideologico e abuso d’ufficio.

Matteo Melato, vicesegretario della Lega Nord, sempre a proposito di questa vicenda invece scrive: “La risposta del sindaco Luca Vecchi non tocca neanche un punto politico posto dal vicesindaco Sassi che parlava di “trame”, ma anzi rilancia toccando punti che nulla c’entrano con questa vicenda dimostrando grande nervosismo e difficoltà. Chi orchestrava queste trame? Lo scenario è quello di una spaccatura evidente tra le forze che amministrano questa città e Reggio non si merita questo spettacolo indecente. I reggiani devono sapere a quali giochi di potere si riferisce il vicesindaco Sassi. Quello che il sindaco non capisce o fa finta di non capire è che si è aperto un problema politico pesante in attesa che la magistratura faccia il suo corso. Nel frattempo l’ex sindaco Delrio tace lasciando agli amministratori attuali il compito di gestire i rilievi addebitabili anche alla sua legislatura. Il Pd è nel caos”.

Il candidato sindaco civico, Cinzia Rubertelli, infine, aggiunge: “L’inchiesta in corso, che coinvolge diversi dirigenti o ex dirigenti del nostro Comune, e lo sfogo del vicesindaco meritano la massima attenzione. Perché, politicamente, fanno emergere come probabilmente il metodo di lavoro adottato non sia stato coerente con la tradizione di un’Amministrazione che per lunghi decenni è stata un esempio a livello nazionale. Con molta serenità e nel solco del garantismo attenderemo le verifiche che le autorità preposte porteranno a termine, ciò non toglie che alcune riflessioni politiche vadano fatte. Il clima descritto dal vicesindaco è la punta dell’iceberg di un malessere crescente che cova all’interno della macchina comunale da tempo e trova la sua causa nelle diverse, stressanti e ben poco funzionali riorganizzazioni operate nelle ultime consiliature. Ciò si riverbera inevitabilmente sul livello motivazionale del personale e, in ultima analisi, sulla qualità del servizio reso alla cittadinanza: bisogna cambiare registro. Per questo, una delle questioni più importanti per chi governerà la città in futuro dovrà essere un diverso atteggiamento nella conduzione della macchina comunale. A partire, come abbiamo ripetutamente ribadito, da un naturale cambio nelle posizioni apicali. Si aprano i cassetti per fare chiarezza, ma si aprano anche le finestre per cambiare aria”.