Cronaca

La scheda. Diciotti: i migranti erano liberi di muoversi, ma il loro fermo è legittimo

 Il centro "Mondo migliore" di Rocca di Papa da dove si sono allontanati i migranti della Diciotti (ansa)
A differenza degli irregolari, chi presenta domanda d'asilo non può essere trattenuto. Ma è possibile fermarli per identificarli: chi non presenta l'istanza si trova infatti in situazione di irregolarità
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Il migrante che presenta domanda d'asilo è libero di muoversi sul territorio?
Sì, a differenza dei migranti irregolari trattenuti nei "centri per il rimpatrio" in attesa di espulsione, i richiedenti asilo non possono essere trattenuti in un centro contro la loro volontà.

I migranti della Diciotti allontanatisi dal centro di Rocca di Papa sono formalmente dei richiedenti asilo?
"I migranti erano stati preidentificati nell'hotspot di Messina - chiarisce Oliviero Forti, responsabile ufficio politiche migratorie della Caritas italiana - poi trasferiti a Rocca di Papa in attesa di essere smistati nelle varie diocesi e lì avviare l'iter formale della richiesta d'asilo".

I migranti erano liberi di muoversi o la loro "fuga" dal centro li pone in una condizione di illegalità?
"Anche se ancora non formalmente richiedenti asilo - risponde Forti - i migranti erano liberi di muoversi perché affidati dal governo a una struttura finalizzata all'accoglienza e poi alla richiesta d'asilo".

È legittimo il loro fermo da parte della Digos presso il presidio Baobab di Roma?
Sì, perché i migranti che hanno lasciato Rocca di Papa senza presentare richiesta d'asilo se rintracciati sul territorio sono temporaneamente in condizioni di irregolarità.

I migranti fermati possono ancora fare domanda di protezione internazionale?
"Certo - precisa Forti - hanno due possibilità: presentare domanda d'asilo e nell'attesa del lungo iter delle Commissioni competenti godere di libertà di movimento, oppure rifiutarsi di presentarla e restare così in condizione di irregolarità".

I migranti della Diciotti possono chiedere asilo fuori dall'Italia, in altri Paesi Ue?
"Assolutamente no - risponde Gianfranco Schiavone, vicepresidente dell'Associazione studi giuridici immigrazione - perché in base all'accordo di Dublino III la domanda d'asilo va formalizzata in Italia, in quanto Paese di primo approdo. Eventuali trasferimenti in altri Stati Ue sono possibili solo per ricongiungimento familiare".