Cronaca

L'appello di Aquarius: "La gente muore in mare, dateci una bandiera per lavorare"

Appello di Msf e Sos Mediterranee all'Europa: " Basta criminalizzare le Ong". E accusano l'Italia di aver minacciato Panama di chiudere i porti alle loro navi se non avesse ritirato l'iscrizione al registro navale

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 "Ci venga data una bandiera: nel Mediterraneo Centrale si continua a morire. Noi vogliamo continuare a lavorare in mare in accordo con le leggi internazionali come abbiamo sempre fatto".
La nave Aquarius con i 58 migranti a bordo soccorsi qualche giorno fa è ferma ancora in acque internazionali nei pressi di Malta in attesa che le condizioni meteo consentano il trasbordo sulla motovedetta maltese che li porterà a La Valletta da dove verranno subito redistribuiti tra i quattro paesi che ne hanno dato disponibilità: Francia, Spagna, Portogallo e Germania.

Ma intanto a Roma, i rappresentanti di Msf e Sos Mediterranee lanciano un appello perché l'Europa risolva il problema della bandiera che, dopo Gibilterra, è stata revocata alla nave Aquarius anche da Panama su presunte pressioni del governo italiano, smentite da Salvini.

"Il Mediterraneo è diventato il mare più pericoloso al mondo e noi vogliamo continuare ad esserci.Facciamo appello a tutti i governi che hanno a cuore la vita delle persone a darci una bandiera", la richiesta della presidente di Medici Senza Frontiere, Claudia Lodesani. Frederic Penard, direttore di Sos Mediterranee, ha precisato che "non abbiamo fatto una richiesta specifica a nessun Paese", "tecnicamente" sarebbe possibile anche una bandiera del Vaticano che ha un proprio registro.

La Aquarius, appena sbarcati i migranti, farà rotta verso Marsiglia diventata la sua base operativa dove dovrà rimanere ferma fino a quando un altro Stato non concederà l'iscrizione ad un registro navale. "Abbiamo ricevuto l'informazione che Panama stava ritirando la bandiera dall'Aquarius il pomeriggio di venerdì scorso. Questo è stato un grande shock, una misura non legittimata - ha detto Frederick Penard -.  L'autorità marittima panamense scrive che purtroppo l'Aquarius 2 deve essere esclusa dal registro perchè la sua permanenza implica un problema politico per il governo e per la flotta panamense che approda nei porti europei. L'autorità marittima scrive inoltre di aver ricevuto informazioni da parte delle autorità italiane tramite l'ambasciata a Roma e che il ministero degli Affari Esteri di Panama ha ritenuto questo fatto importante richiedendo un intervento in proposito e quindi l'autorità marittima panamense preferisce di conseguenza non mantenere una situazione che considera problematica e di voler procedere alla cancellazione dell'Aquarius 2 dal proprio registro".

"E' in atto una campagna di diffamazione delle organizzazioni umanitarie che si basa su menzogne, intimidazioni a Paesi terzi, su un tentativo di criminalizzare la solidarietà. Siamo stanchi. E' arrivato il momento di dire come stanno le cose - ha aggiunto Claudia Lodesani - Siamo accusati di essere vicescafisti, ma in realtà forse sono le politiche europee, che non pensano a ripristinare canali legali, ad alimentare il problema".
Lodesani ha riferito che tra i 58 migranti a bordo dell'imbarcazione umanitaria e in attesa di sbarco sono rappresentate 37 famiglie libichee  18 bambini. "Vediamo sempre più libici partire - ha spiegato - perchè in Libia c'è una guerra, ricominciata qualche settimana fa. Lo scenario sta cambiando, perchè i libici iniziano a scappare e ovviamente non possiamo più respingere persone che scappano dalla guerra e rimandarle nel loro Paese, sarebbe contro ogni norma di diritto internazionale".


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