Cronaca

Malta: sbarcati i migranti dell'Aquarius

"Noi soccorriamo ogni vita, non abbiamo voluto impuntarci come altri Paesi ma essere parte della soluzione, non del problema" dice il premier Muscat. Andranno in Francia, Spagna, Germania e Portogallo. A bordo anche un cane

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Sono sbarcati a Malta i 58 migranti della nave Aquarius. Saranno trasferiti "nei prossimi giorni" in altri quattro Paesi europei, Francia, Germania, Spagna e Portogallo, in base all'accordo stretto il 25 settembre. Da allora la nave era rimasta al largo de La Valletta bloccata dal mare in tempesta.

Soccorsi al largo delle coste libiche dall'Aquarius, gestita dalle ong Sos Mediteranée e Medicins sans frontiere, questa mattina i migranti sono stati trasferiti in acque internazionali su una nave maltese che li ha poi portati a terra. A confermare l'arrivo a Malta è stato lo stesso premier Joseph Muscat, che ha precisato che "Malta soccorre ogni vita". Il capo di governo, spiegando che i migranti saranno ridistribuiti e nessuno di loro resterà sull'isola, ha affermato di aver "scelto di essere parte della soluzione e non parte del problema", perché non ha voluto impuntarsi "come hanno fatto altri Paesi".
L'accordo che ha permesso ai migranti di arrivare a terra era stato raggiunto dal presidente francese Emmanuel Macron e dal primo ministro maltese Joseph Muscat, con Portogallo, Spagna, Germania che si sono offerte di accogliere, insieme alla Francia, i migranti. Nell'annunciare l'accordo, il governo maltese affermava che la nave soccorso Aquarius, alla quale Panama ha tolto la bandiera, dovrà fare rientro nel porto d'origine per risolvere i problemi di registrazione.

"La revoca della registrazione dell'Aquarius è profondamente preoccupante e rappresenterebbe una drastica riduzione della capacità di ricerca e salvataggio proprio nel momento in cui dovrebbe essere intensificata", scrive in una nota l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati. L'Unhcr ha ringraziato Malta e gli altri Paesi che si sono offerti di accogliere i migranti una volta sbarcati sull'isola. "La leadership e la solidarietà di tutti e cinque questi Paesi - spiega - è stata la chiave per risolvere questa situazione e dovrebbe essere un esempio per gli altri".

L'Unhcr "continua a incoraggiare che siano stabiliti accordi prevedibili per l'area del Mediterraneo per lo sbarco delle persone soccorse in mare" ed "esorta gli Stati ad aumentare rapidamente i loro sforzi per migliorare questi accordi". L'Agenzia ricorda che in questo periodo l'anno scorso erano cinque le Ong impegnate in operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale. Ong che, nel 2017, hanno salvato oltre 46mila vite, secondo i dati della Guardia costiera italiana. "Stiamo parlando delle vite delle persone", ha ricordato l'Alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi. "Rifugiati e migranti non possono essere continuamente messi a rischio mentre gli Stati dibattono sulle loro reciproche responsabilità".


Con i migranti è sbarcato dall'Aquarius anche un cane. È stato il premier maltese a darne notizia con un tweet e la foto della cagnolina, chiamata Bella, che fa parte della famiglia di Malak, una donna libica di 44 anni a bordo di Aquarius con 5 figli e un fratello. Qualche giorno fa aveva raccontato al quotidiano francese Le Monde di essere stata costretta a lasciare il Paese - benché di condizione benestante - dopo il rapimento di suo marito un mese fa a Tripoli.

Sos Mediteranée e Medici senza frontiere hanno lanciato una petizione, già arrivata a oltre 52mila firme, per salvare Aquarius e il soccorso in mare. E invitano alla mobilitazione anche sui social, chiedendo ai loro sostenitori di indossare qualcosa di arancione come la nave, scattarsi una foto e postarla su Twitter e Facebook accompagnata dagli hashtag #SaveAquarius e #SaveRescueAtSea.