Cronaca

Sassari, la paziente è morta, ma invece è viva. Pronto il funerale, tutto annullato

La famiglia: "Ci hanno fatto firmare per l'espianto degli organi perché c'era morte cerebrale". L'ospedale: "Hanno frainteso, nessuna richiesta di donazione"

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SASSARI - Ai figli, appena due giorni fa, il 12 novembre, era stata comunicato che la loro madre era morta. Ma non era così: la donna era – ed è – viva; in prognosi riservata, ma viva. Protagonista della vicenda un'anziana di 80 anni di Uri, paese di meno di tremila abitanti del Sassarese, dove tutto era pronto per un funerale annunciato e già annullato. Il caso da manuale è accaduto nelle corsie dell'ospedale Santissima Annunziata di Sassari dove era arrivata, colpita da un ictus, a bordo di un'ambulanza. Era stata stata trovata dalla figlia per terra nel bagno di casa non più cosciente. Poi la corsa in ospedale, il ricovero e la prima, brutta notizia.
 
Un medico dell'ospedale, infatti, lunedì aveva detto dopo poche ore che non c'era più nulla da fare, che era stata dichiarata la morte cerebrale. Da qui la richiesta al consenso per l'espianto degli organi, così i figli avevano firmato la liberatoria per la donazione delle cornee. Da lì la routine per l'ultimo saluto: l'acquisto della bara, la chiamata all'agenzia funebre e al sacerdote, il cordoglio di parenti e conoscenti.

Poi la sorpresa: la figlia è tornata ieri all'ospedale per le adempienze del caso e ha scoperto che la madre era ancora viva: era solo stata trasferita di reparto. Chi ha sbagliato? Probabile un errore materiale di trasmissione delle informazioni, fanno trapelare dagli ambienti sanitari. La notizia giusta potrebbe esser stata data – per errore umano – alla famiglia sbagliata; uno scambio di persona, insomma. Possibile anche l'apertura di procedura interna, anche se in questo caso l'analisi dei documenti potrebbe non rivelare nulla di più.

In serata il comunicato dell'ospedale. "C'è stato un errore di comunicazione tra medico e familiari. E per questo ci scusiamo con la famiglia della signora, che si trova ricoverata in gravi condizioni", spiega il direttore sanitario Nicolò Orrù e precisa, "nessuna richiesta di donazione di organi è mai stata prospettata perché la morte cerebrale è stata solo ipotizzata con la famiglia che evidentemente ha frainteso".