Cronaca

Salvini a Pesaro: "Bruzzese aveva chiesto di uscire dal programma di protezione"

Il ministro dell'Interno e vice-premier Matteo Salvini durante la riunione del Comitato provinciale ordine e sicurezza a Pesaro (ansa)
Il ministro dell'Interno nel luogo dell'omicidio di Natale per presiedere il Comitato per l'ordine e la sicurezza: "Vedremo cosa non ha funzionato nel sistema, ma il lavoro delle forze dell'ordine è eccellente". Morra, commissione antimafia: "Non è stato fatto il necessario per proteggere un collaboratore"
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Acclamato da tanta gente, che gli metteva davanti i bambini per farglieli baciare, Matteo Salvini è arrivato a Pesaro per presiedere il Comitato per l'ordine e la sicurezza. Le prime parole del ministro dell'Interno sono state: "Questo signore (Marcello Bruzzese ndr), al quale va una preghiera, da oltre due anni e mezzo aveva chiesto di uscire dal sistema di protezione".


Bruzzese è stato ucciso da due killer il 25 dicembre in pieno centro, all'ingresso dell'appartamento in cui viveva grazie al sistema di protezione nel centro marchigiano.Salvini, arrivato alla prefettura pesarese per il vertice, ha aggiunto: "Vedremo cosa non ha funzionato nel sistema di protezione, anche se il lavoro delle forze dell'ordine è eccellente. Per fortuna i dati ci dicono che le Marche e i marchigiani sono più forti di qualunque infiltrazione criminale, e i dati lo confermano".

"Stiamo attenti, staremo attenti - ha preseguito Salvini, accusato dalle opposizioni di aver abbassato la guardia sulla lotta alle mafie - stiamo sequestrando e confiscando beni ai mafiosi, però sono orgoglioso dei lavoro che le forze dell'ordine stanno facendo in questa splendida regione che non merita di essere accostata a certi fenomeni".

Secondo Salvini l'uccisione di Bruzzese è "un segnale di disperazione e debolezza". "L'episodio di Pesaro - ha aggiunto - è un gesto di estrema debolezza, non di forza. Un segnale di arroganza, di violenza ma di debolezza. Lo Stato è più forte e, alla fine, la battaglia sarà vinta. Se pensano di spaventare qualcuno, si sbagliano".

Quasi in contemporanea, il presidente della commissione Antimafia, il 5S Nicola Morra ha annunciato di convocare una riunione dell'organismo: "L'omicidio avvenuto a Pesaro di Marcello Bruzzese, fratello di un collaboratore di giustizia e pertanto sottoposto a protezione - ha detto Morra - è stato un evento grave ed inquietante. Ho deciso di convocare in commissione Antimafia, per i primi giorni di gennaio, il sottosegretario Luigi Gaetti e il generale Paolo Aceto, del servizio centrale di protezione, affinché possano aiutare a chiarire i punti oscuri di questa vicenda".

Per Morra, si tratta di "una vicenda, come ha anche sottolineato il Procuratore De Raho, che dimostra che non è stato fatto il necessario per proteggere un collaboratore e i suoi familiari. La procura di Pesaro, la Dda di Ancona in collaborazione con quella di Reggio Calabria e le forze dell'ordine stanno lavorando a ritmo serrato per dare le dovute e necessarie risposte, oltre che per individuare gli assassini. Nel rispetto di questo lavoro credo che sia doveroso attendere gli sviluppi e che in Commissione possano essere poste le domande che attendono risposta".