Cronaca

Sea Watch, la mediazione della Cei. Salvini attacca: "Pronti a indagare l'equipaggio"

Una immagine scattata a bordo sulla Sea Watch, l'imbarcazione della ong che da una settimana ha a bordo 47 migranti soccorsi al largo della Libia (ansa)
La comunità Papa Giovanni XXIII si offre di accogliere i minori a Reggio Calabria, come fece con i migranti della Diciotti. La Ong: "Fateli scendere tutti, non solo una parte. A bordo un ragazzo del Gambia lacerato dalle torture libiche"
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E' braccio di ferro sullo sbarco dei 13 minorenni a bordo della Sea Watch, sollecitato ieri dal procuratore della Repubblica dei minori di Catania, Caterina Aiello. Matteo Salvini resta fermo sul suo "no" e ribadisce che per la Sea Watch i porti italiani sono chiusi. Dice: "Stiamo lavorando sull'ipotesi che l'equipaggio della Sea Watch venga indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. E aggiunge il ministro dell'Interno: "Valutiamo nelle prossime ore il fatto che si possa salire a bordo per acquisire tutti gli elementi utili per indagare per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina persone che aiutano nei fatti gli scafisti".

Sea Watch, le immagini esclusive dal drone: i migranti sotto le tende montate sul ponte della nave


La Sea Watch ha deciso "di sfidare il mare, puntando verso le coste siciliane che si trovano ad oltre 100 miglia da Lampedusa" anziché riparare in Tunisia, "mettendo irresponsabilmente a repentaglio la salute e la vita dei naufraghi". Su Facebook il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, parla di "una violazione della legge del mare". "C'è qualcuno che favorisce la partenza dei barconi della morte, ma il governo del cambiamento - aggiunge - non è più disposto ad accettare questo stato di cose. L'Olanda conosceva da subito i reali intendimenti della Sea Watch 3 (che batte bandiera olandese, ndr)?".

Alla mobilitazione generale per porre fine all'odissea dei 47 migranti si aggiunge l'appello firmato insieme da Unhcr, Oim e Unicef, organizzazioni delle Nazioni Unite. "E' urgente che ai migranti e rifugiati sulla “SeaWatch3” sia garantito immediatamente lo sbarco nel porto più vicino. E’ allo stesso tempo necessario che, fino a quando la Libia non sarà considerata un porto sicuro, tutti gli Stati europei dimostrino finalmente senso di responsabilità e di solidarietà per i migranti e rifugiati che rischiano di morire in mare e che quindi l’attuale approccio “nave per nave” venga superato e sia sostituito da un meccanismo di sbarco sicuro e ordinato nel Mediterraneo Centrale".

Sea Watch, in centinaia tra gli scogli a Siracusa: "Benvenuti"


La Procura di Siracusa fa sapere che non ci sono elementi per alcun intervento. Contattato dall'Ansa, il procuratore facente funzioni Fabio Scavone spiega: "Non ci risulta che il comandante della nave abbia risposto alle richieste della Guardia costiera su emergenze sanitarie a bordo, né hanno bisogno di cibo e viveri. Hanno soltanto chiesto di poter approdare nel porto di Siracusa e gli è stato risposto negativamente". Il comandante della Sea Watch ha chiesto "lo sbarco immediato di tutti i naufraghi", visto che "lo sbarco parziale di una parte costituirebbe un'azione traumatica per il resto delle persone. Tra loro c'è un ragazzo gambiano di 24 anni che, a seguito di prolungate torture in Libia, ha profonde cicatrici sul viso e sul corpo. "Veniva legato e preso a coltellate. E' stato quasi squartato mentre veniva filmato con le mani legate al soffitto", spiega Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch: "Queste sono le persone che abbiamo a bordo, al freddo, a un miglio dalla costa, a loro viene negato lo sbarco".

L'Olanda, nel frattempo, ha ufficialmente risposto negativamente alla richiesta dell'Italia di prendere i migranti della Sea Watch, attraverso le consuete vie diplomatiche. Il portavoce del ministro per la Migrazione Mark Harbers, nel messaggio recapitato a Roma, sottolinea che per l'Olanda non c'è "nessun obbligo": "E' compito del capitano trovare un porto sicuro nelle vicinanze per sbarcare i 47 migranti", viene ribadito. E Salvini va subito all'attacco: "Se il governo olandese non è in grado di controllare le navi che portano la bandiera del suo Paese è un fatto molto grave: gliela ritiri subito!".

Sea Watch, portavoce Linardi: "Sbarcateli tutti. Rifiuto del porto potenziale reato"


Come è già accaduto ad agosto per i migranti della Diciotti, anche questa volta la Comunità Papa Giovanni XXIII, che poi ospitò la gran parte degli eritrei a bordo, è pronta ad aprire le porte delle sue comunità ai minorenni bloccati da otto giorni sulla Sea Watch3 dei quali ieri il procuratore dei minori di Catania ha sollecitato lo sbarco immediato come prevede la legge. Paolo Ramonda, presidente della Papa Giovanni, ha fatto sapere che per i 13 ragazzi minori, otto dei quali non accompagnati, è pronta la casa "Annunziata" di Reggio Calabria.

Sea Watch, il sindaco di Siracusa: "Siamo pronti ad accogliere i migranti"


Una disponibilità che potrebbe sbloccare, almeno per loro, una situazione che si fa sempre più difficile. Grazie alla mediazione di Don Aldo Bonaiuto, uno dei pilastri della Comunità che con Salvini ha intessuto negli ultimi mesi un rapporto di collaborazione, ad agosto convinse il ministro a far scendere i migranti della Diciotti con un accordo di suddivisione che, in mancanza dell'Europa, ha visto per la prima volta scendere in campo la Cei. E sempre con la Comunità Papa Giovanni XXIII Salvini ha acconsentito all'arrivo in Italia di due voli di corridoi umanitari che hanno portato 150 "migranti vulnerabili", liberati dall'Unhcr dalle prigioni libiche.

Per ora Salvini resta sulla linea dura. La nave resta alla fonda a un miglio e mezzo dal porto di Siracusa, controllata dalle motovedette della Capitaneria di porto mentre in città parte la mobilitazione.

"Fateli sbarcare". E' l'appello lanciato attraverso lenzuoli esposti sulla via principale di Siracusa, corso Umberto. Anche il sindaco Francesco Italia chiede di farli scendere: "Non si può fare una guerra sulla pelle di disperati. Il Comune e l'arcidiocesi sono pronti a fare la loro parte per accoglierli".

Sea Watch, sui balconi di Siracusa spuntano lenzuoli bianchi: "Fateli sbarcare"


Molto lontana appare, invece, la soluzione europea. Ieri l'Olanda ha risposto picche alla richiesta ufficiale del governo italiano di farsi carico dei migranti, visto che la Sea Watch batte bandiera olandese. Il governo di Amsterdam sarebbe disponibile a discutere un accordo sugli eventuali aventi diritto all'asilo, che ormai sono una minoranza rispetto al numero delle persone soccorse in mare.