Cronaca

Migranti, gli arrivi in Italia dal Mediterraneo ai minimi dal 2012. Il rapporto Frontex

Nel 2018 sono stati 23mila, l'80 per cento in meno rispetto all'anno precedente. Cresce la pressione sulle coste spagnole e greche. L'allerta per la crisi siriana che potrebbe creare un esodo massiccio
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BRUXELLES - Nel 2018 il numero complessivo degli arrivi illegali di migranti nella Ue è calato di oltre il 25% rispetto al 2017, fermandosi a quota 150mila. Lo ha spiegato il direttore di Frontex Fabrice Leggeri, incontrando la stampa a Bruxelles. Il calo è l'effetto combinato del crollo di circa l'80% degli arrivi sulla rotta del Mediterraneo Centrale (verso l'Italia), a 23.276, e dell'aumento di quelli nel Mediterraneo Occidentale (+157% via mare, a 55.307) e nel Mediterraneo Orientale (circa 56mila, +32%). La pressione sulla Spagna nel 2018 è decisamente cresciuta e il numero di arrivi è stato il doppio del 2017. Le partenze dal Marocco sono aumentate di cinque volte e la maggior parte dei migranti che ha intrapreso questa via proveniva da Paesi subsahariani. Sulla rotta dei Balcani Occidentali gli attraversamenti sono invece calati a 5.451 (-55%), dall'Albania a 4.327 (-30%).

"Nel 2018 la rotta del Mediterraneo centrale" verso l'Italia "ha visto il numero più basso di migranti arrivati dal 2012 -- ha rilevato il rapporto di Frontex -. Il numero di partenze dalla Libia è diminuito dell'87% rispetto al 2017, e quello dall'Algeria di circa la metà. Le partenze dalla Tunisia sono rimaste più o meno immutate".

Numeri molto ridotti, anche se con variazioni percentuali rilevanti, si sono registrati al confine terrestre orientale con Ucraina, Moldavia e Bielorussia, dove gli arrivi sono saliti a 997 (+33%) e alle Isole Canarie (1.487, +273%). "Nel complesso - ha detto Leggeri - il numero degli attraversamenti illegali della frontiera ai confini esterni dell'Ue è calato di oltre un quarto rispetto al 2017, il totale è di 150mila arrivi in totale nel 2018. E' il terzo anno consecutivo che i numeri degli arrivi calano. Non siamo nel mezzo di una crisi migratoria ai confini esterni, ma vediamo che c'è una pressione. Ora non c'è una crisi per gli arrivi irregolari, ma c'è comunque pressione e dobbiamo essere pronti", ha concluso. In partiolare  "l'esodo dalla regione di Idlib in Siria potrebbe provocare un'ondata migratoria incontrollabile" nell'Unione Europea. E' questo uno degli avvertimenti lanciati da Frontex nel suo rapporto "Analisi del rischio per il 2019".
"Dobbiamo monitorare attentamente la situazione" sul terreno in Siria "sia dalla prospettiva delle ondate di migranti, che da quella della sicurezza, per essere sicuri che alle nostre frontiere esterne si possano intercettare" eventuali arrivi "di foreign fighter". Così il direttore esecutivo dell'agenzia Ue Frontex Fabrice Leggeri, che tuttavia non è entrato nei dettagli della questione.