Cronaca

Emma Marrone dopo gli insulti sessisti: "Non odierò come voi". Salvini si schiera con la cantante

Emma Marrone 
Lacrime sul palco di Ancona: "Io non sono madre, ma vorrei che mio figlio crescesse in un’Italia bella sana, pulita coraggiosa, rispettosa dei diritti di tutti". Il ministro dell'Interno: "Offese idiote, cercherò di andare a un suo concerto". Il grazie di Sea Watch
2 minuti di lettura
ROMA - "È un momento storico in cui stiamo annegando nell'odio. Il momento in cui un professore mette all'angolo un bambino di colore e lo prende in giro davanti ai suoi compagni. Io non sono madre, ma vorrei che mio figlio crescesse in un'Italia bella sana, pulita coraggiosa, rispettosa dei diritti di tutti".

Si lascia sfuggire anche qualche lacrima per l'emozione durante il live di Ancona: così Emma Marrone è tornata a parlare dell'argomento migranti e della polemica social sollevata dalle sue parole ad Eboli ("Aprite i porti" ai migranti), con gli insulti del consigliere comunale leghista di Amelia (Umbria), Massimiliano Galli.

Un grido di allarme commosso quello di Emma: "Il mio palco sarà sempre fonte di luce, di amore e di rispetto per tutti, anche se questo significa prendersi la merda in faccia. Non diventerò come voi".

Porti aperti, Emma risponde al consigliere leghista e si commuove sul palco: "Non odierò come voi"


Intanto da più parti arrivano messaggi di solidarietà. "Galli ha detto un'idiozia, spero di riuscire ad andare a vedere un concerto di Emma Marrone": Matteo Salvini si schiera con la cantante.

"Cara @real_brown, sono rimasta spiacevolmente colpita dall'orribile insulto sessista che le è stato rivolto. Sono contenta che siano stati presi subito provvedimenti contro chi si è espresso in modo indegno nei suoi confronti. Le esprimo tutta la mia vicinanza perché 'certà mentalità e certo linguaggio becero sono assolutamente inaccettabili". È la ministra della Salute Giulia Grillo a scriverlo con un post su Instagram rivolgendosi ad Emma Marrone attaccata da un consigliere comunale di Amelia, Massimiliano Galli, espulso dalla Lega. "Tutti hanno il diritto di esprimere la propria opinione senza dover subire questo tipo di violenza. Vivo in un paese democratico di cui vado fiera - continua il ministro - e proprio per questo rivendico la libertà per tutti noi di esprimere a testa alta e con coraggio le nostre opinioni. Vada avanti, abbiamo bisogno di persone libere". Anche il suo collega al governo, il ministro leghista della Famiglia, Lorenzo Fontana, difende la cantante, pur prendendo le distanze dalle sue dichiarazioni: "Chiunque ha il diritto di dire quello che pensa e chi ribatte alle opinioni altrui con gli insulti ha sempre torto. Io naturalmente non sono d'accordo con Emma - ha sottolineato il ministro - ma ciò non toglie che lei abbia pienamente diritto di dire ciò che pensa senza per questo essere apostrofata in modo volgare".

"Il primo marzo sarò a Roma al concerto di Emma Marrone al Palalottomatica e, se lo staff me lo permetterà, le consegnerò l'invito ufficiale a venirci a trovare ad Amelia": lo annuncia la sindaca di Amelia, Laura Pernazza. "Le porterò anche un pensiero a nome della città, per farle capire che Amelia non corrisponde all'immagine uscita in questi giorni, ma che è tutta un'altra cosa", continua la sindaca, che prende le distanze dal consigliere.

"Faresti bene ad aprire le tue c... facendoti pagare per esempio", aveva scritto Galli. Dopo l'espulsione decisa dai vertici regionali della Lega, ieri sera anche il gruppo consiliare Per Amelia, a cui era iscritto Galli, ha preso lo stesso provvedimento nei suoi confronti. Anche da parte di Per Amelia è stata espressa "massima solidarietà e vicinanza" all'artista, oltre che "la speranza e l'augurio di poterla avere presto ad Amelia". 


Anche la Ong Sea-Watch Italy ha twittato un grazie a Emma. "Grazie infinite per la sua passione, il talento e il suo coraggio. Grazie. E un abbraccio forte da tutta Sea Watch"