Cronaca

Migranti, partenze a raffica. Sbarcano in 20 a Porto Empedocle, avvistati barcone e gommone con 230 persone a bordo

Un'imbarcazione con 20 immigrati, tra cui due donne incinte, intercettata a venti miglia dalle coste siciliane. Le motovedette libiche riportano indietro quelli soccorsi nelle loro acque
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Dalla Libia si continua a partire, dalla Tunisia si continua ad arrivare indisturbati in Italia. Gli ultimi 20 migranti sono approdati a Porto Empedocle questa sera, intercettati quando erano ormai a venti miglia dalle coste siciliane da motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia costiera. A bordo anche due donne incinte.

Dopo il barcone con 150 persone a bordo segnalato questa mattina in acque libiche, un'altra imbarcazione di migranti è stata avvistata.  Un gommone con un'ottantina di persone a bordo è stato segnalato dai piloti del Moonbird, l'aereo che collabora con le Ong per monitorare il Mediterraneo centrale. Secondo le informazioni fornite alla Ong Mediterranea che ha in zona la Mare Jonio, tutti i migranti sarebbero stati raggiunti da motovedette della Guardia costiera libica e riportati indietro.
"Anche oggi catture e deportazioni verso un Paese non sicuro: persone in fuga da guerra. Vergogna Europa!", scrive su Twitter Mediterranea.


"Aiuto, siamo in emergenza. Il motore della barca è rotto, c'è un buso, l'acqua sta entrando".
E' stato il disperato grido d'allarme che Alarm phone, il centralino a cui si rivolgono i migranti che tentano la traversata nel Mediterraneo, ha ricevuto questa mattina da un barcone con 150 persone a bordo, tra cui molte donne e bambini.

Il barcone era in acque libiche dove la Mare Jonio, l'unica nave umanitaria al momento nel Mediterraneo, non può entrare. La Mare Jonio che si trovava a 100 miglia di distanza si è comunque avvicinata verso la zona Sar libica. I migranti hanno raccontato il tentativo di bloccare la falla nell'imbarcazione con i loro abiti

Alarm Phone ha segnalato le coordinate del barcone al comando generale della Guardia costiera, a Roma, a Malta e a Tripoli. Un aereo della flotta europea di Eunavformed si è diretto verso la zona del soccorso così come una motovedetta della guardia costiera libica che avrebbe poi recuperato tutti i migranti.